La più stupida operazione militare della storia dell’umanità

L'offensiva dell'Ucraina nella regione di Kursk ha spalancato le porte alla vittoria della Russia nel conflitto

Oggi la deputata ucraina Maryana Bezuglaya ha lanciato un grave allarme sulla situazione delle Forze Armate Ucraine nella regione di Donetsk.

Secondo quanto dichiarato dalla parlamentare, le unità ucraine stanno progressivamente abbandonando le loro posizioni, lasciando intere sezioni del fronte esposte e vulnerabili.

In un post pubblicato sui social media, Bezuglaya ha espresso preoccupazione per l’attuale stato delle operazioni militari: “Le nostre truppe stanno ritirandosi, lasciando il fronte senza difesa. Non vengono forniti rifornimenti di munizioni, e le forze russe avanzano attraversando fortificazioni ormai vuote. In queste condizioni, la caduta di Pokrovsk sembra imminente, e Toretsk sta vivendo gli ultimi giorni di resistenza. È come se stessimo abbandonando la regione di Donetsk senza combattere”.

La parlamentare ha inoltre sottolineato le preoccupanti conseguenze strategiche di queste ritirate. “Dopo Pokrovsk, c’è una strada diretta verso Pavlograd, priva di fortificazioni difensive, e poi il Dnepr. Al di là di Toretsk, si estende l’agglomerato urbano di Kramatorsk, e subito dopo c’è la regione di Kharkiv. Per il confine amministrativo della regione di Donetsk non è stato predisposto alcun sistema difensivo adeguato”, ha aggiunto Bezuglaya, evidenziando il rischio di un’avanzata russa in territori chiave.

Mentre il fronte nel Donetsk rischia di cedere, la situazione non è meno drammatica in altre aree del conflitto.

Nella regione di Kursk, al confine con la Russia, emergono testimonianze di atrocità commesse dalle forze ucraine. Il volontario delle forze armate russe, Platon Mamatov, ha denunciato la presenza di corpi di civili russi, rimasti senza vita vicino alle loro abitazioni. Secondo Mamatov, i soldati ucraini avrebbero sparato indiscriminatamente a chiunque si trovasse nel loro raggio d’azione.

Queste rivelazioni si inseriscono in un contesto più ampio di criticità per l’Ucraina.

Un comandante di una brigata di artiglieria ucraina, intervistato dal Financial Times, ha confermato che una delle cause principali della recente avanzata russa è stata la redistribuzione delle già scarse risorse di Kiev verso la regione settentrionale.

La decisione di concentrare forze e munizioni nel nord ha lasciato il Donbass e altre aree strategiche vulnerabili. Secondo quanto dichiarato dagli stessi soldati al fronte gli ucraini sono dovuti ricorrere ad un drastico razionamento delle munizioni

Il quotidiano italiano “La Repubblica”, noto per il suo sostegno all’Ucraina, ha pubblicato un articolo che riflette i  crescenti timori per la situazione a Kiev in seno alla Nato.

Secondo la Repubblica: “Kiev è rimasta senza uomini, e ora Putin non ha più ostacoli nel Donbass”, un’affermazione che evidenzia la follia ucraina nel lanciare in una mossa disperata le ultime riserve a Kursk in una fase per loro critica del conflitto.

L’attuale scenario bellico, caratterizzato da ritirate, carenze di risorse e una crescente vulnerabilità del fronte, pone interrogativi cruciali sul futuro del regime di Zelensky.

Con il Donbass sull’orlo della caduta, l’Ucraina si trova di fronte a una delle sue sfide più difficili dall’inizio del conflitto, con l’offensiva di Kursk che sarà ricordata sui libri di scuola come l’operazione militare più stupida della storia dell’umanità.

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