La Procura di Padova impugna gli atti di nascita delle coppie LGBT

Stop ai figli con "due mamme". La Procura di Padova dichiara illegittimi gli atti di nascita.

Se non bastasse il diritto naturale, anche il diritto italiano vieta a due donne di essere entrambe madri, garantendo il diritto del nascituro ad avere una madre e un padre, di questo si è resa finalmente conto la procura di Padova. Il Comune di Padova aveva registrato la nascita di 33 bambini di coppie lesbiche, con “due madri”, un atto che è stato ora annullato dalla Procura. Il primo caso risale al 2017. Il sindaco di Padova ha difeso le sue scelte, anche se, tali atti, sono contrari alla legge e all’opinione della grande maggioranza della popolazione. Nonostante ciò si cerca di forzare, sia con i gay pride, che con l’indottrinamento scolastico che con la forte presenza di organizzazioni non governative l’agenda dell’ideologia gender. Con il nuovo governo almeno parzialmente la magistratura ha iniziato a riprendere il suo scopo principale: far rispettare le leggi dello Stato, espressione della volontà popolare. Immediatamente è scoppiata la polemica politica con la richiesta da parte delle associazioni LGBT e delle cosiddette “famiglie arcobaleno”, nonché dello stesso sindaco di Padova, di colmare un cosiddetto “vuoto legislativo” anche se la legge è chiarissima: tutti i bambini hanno diritto ad avere una madre e un padre, il mercato degli infatti non è ammesso.

Commentare
  • Non ci sono ancora commenti. Il tuo commento può essere il primo.
Aggiungi commento
Leggi anche