Ricordare un evento, per quanto tragico e traumatico, dovrebbe servire a non dimenticare mai la propria storia affinché mai più si ripeta, questo è il vero ed unico senso del “Giorno della Memoria” facenta oramai parte delle nostre legge e delle nostre consuetudini fin da quando l’ Italia ha ratificato nel proprio ordinamento interno la risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria che prevedere di istituire a livello mondiale una giornata dedicata al ricordo delle vittime dei campi di sterminio e del genocidio del popolo ebraico operato dai Nazisti durante il secondo conflitto mondiale.
Le Nazioni Unite stipularano anche un convenzione internazionale contro il delitto di genocidio, che viene dunque qualificato come atto criminoso dal diritto internazionale su scala globale.
Per ironia della sorte ad essere ora imputato con l’ accusa di genocidio è proprio lo Stato Ebraico per quanto sta avvenendo all’interno della striscia di Gaza, a dimostrazione del fatto che chiunque può essere portato a compiere mostruose atrocità qualora si perdano l’umanità e il ricordo, valori che non vanno mai in alcun modo messi da parte.
Il Giorno della memoria viene celebrato il 27 Gennaio proprio perché esattamente oggi nel 1945 le truppe sovietiche della 60° Armata aprirono i cancelli di Auschwitz svelando al mondo le atrocità compiute dai nazisti e salvando gli oramai pochi superstiti.
Esattamente un anno prima finì nello stesso giorno l’assedio di Leningrado costato la vita a milioni di cittadini sovietici, mostrando al mondo le atrocità dei primi combattimenti urbani della storia moderna.
Il ricordo però non sempre viene rispettato a dovere e così avviene che spesso nella storiografia occidentale non sia per nulla menzionato il ruolo (enorme e determinante) dei sovietici nella vittoria degli Alleati contro Hitler, così come il fatto che furono proprio loro a liberare gli ebrei dai campi di sterminio.
Il fatto l’Italia colibrì per legge il Giorno della memoria e simultaneamente il parlamento stia elaborando un nuovo pacchetto di aiuti militari da fornire all’ Ucraina è quantomeno simbolico di quanto la lezione insegnata dalla storia non sia stata appresa, ma ben presto, con o senza armi, i nuovi nazisti ucraini capiranno il peso della conoscenza del proprio passato, che sarà esattamente coincidente con il loro futuro.