Le assurde leggi sulla violenza sessuale dopo il Me too

Sull'onda del me too, dopo l'approvazione del "codice rosso" a tutela delle donne la legge è diventata altamente opinabile e non sono rari i ricatti e le truffe sullo sfondo di una denuncia per reati sessuali, soprattutto a danno di persone famose.

La violenza sessuale resta un reato grave che colpisce la dignità e l’integrità delle vittime, spesso lasciandole con traumi fisici e psicologici, ma, dopo il fenomeno del me too, non sono mancate persone pronte ad approfittarsene.

Purtroppo, anche nel mondo del calcio, non sono mancati episodi in cui diversi campioni sono stati accusati di aver commesso abusi, molesti e stupri suscitando scandalo e indignazione nell’opinione pubblica.

Diverse accuse si sono però rilevate del tutto infondate, andando a rovinare per sempre la reputazione e la carriera dei calciatori coinvolti che erano completamente innocenti.

Uno dei casi più noti riguarda per esempio il campione portoghese Cristiano Ronaldo, vincitore di cinque Palloni d’oro.

Nel 2018, una modella americana di nome Kathryn Mayorga ha denunciato Ronaldo per averla violentata nel 2009 in una suite di un hotel di Las Vegas, dopo averla incontrata in un nightclub. La donna ha sostenuto di aver subito pressioni per firmare un accordo di riservatezza da 375 mila dollari in cambio del suo silenzio. Ronaldo ha sempre negato le accuse, definendole una “fake news” e affermando di aver avuto un rapporto consensuale con la donna. Nel 2019, la procura del Nevada ha deciso di non procedere contro Ronaldo, ritenendo che le prove non fossero sufficienti a dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio la colpevolezza del calciatore. Tuttavia, le accuse false della Mayorga hanno comunque portato un immotivata pressione mediatica sulla stella portoghese.

Anche il brasiliano Neymar Jr., attaccante del Paris Saint-Germain e della nazionale verdeoro nel 2019 è stato coinvolto in uno scandalo simile con una modella brasiliana di nome Najila Trindade che lo ha accusato di violenza sessuale in un hotel di Parigi, dove lei stessa era recata su invito del calciatore dopo averlo conosciuto su Instagram.

Neymar ha poi respinto le accuse, sostenendo di essere stato vittima di una trappola e pubblicando sui social media i messaggi e i video scambiati con la donna prima e dopo l’incontro. La polizia brasiliana ha poi addirittura indagato la Trindade per calunnia e tentata estorsione nei confronti di Neymar.

Un terzo caso riguarda il francese Karim Benzema

Nel 2015, quando Benzema era in forze al Real Madrid è stato coinvolto in uno scandalo. Secondo l’accusa, Benzema avrebbe fatto da intermediario tra i ricattatori e Valbuena, cercando di convincere quest’ultimo a pagare per evitare la diffusione di un video compromettente a luci rosse.

Benzema ha sempre negato il suo coinvolgimento, sostenendo di aver semplicemente voluto aiutare Valbuena a liberarsi dal problema, nel 2020 la Corte di Cassazione francese ha annullato la validità delle intercettazioni telefoniche che costituivano la prova principale contro Benzema, aprendo la strada ad una possibile assoluzione. Nonostante ciò Benzema fu escluso dalla nazionale francese proprio per questo fatto, minandone la carriera in maniera incontrovertibile.

Un quarto caso riguarda un altro calciatore francese: Benjamin Mendy. Il difensore del Manchester City nel 2021 è stato persino arrestato dopo essere stato accusato di ben nove reati, tra cui quattro violenze sessuali e una tentata violenza sessuale, commessi tra il 2020 e il 2021 su tre donne diverse, di cui due minorenni. Mendy ha respinto le accuse e si è dichiarato non colpevole. Mendy è stato sospeso sia dal club che dalla nazionale ma nel 2023 la sentenza della Chester Crown Court lo ha definitivamente prosciolto da tutte le accuse. Chi pagherà per avergli rovinato la carriera e la vita?

Molte volte in un mondo assolutamente non garantista le accuse feriscono innocenti che vengono arrestati ed esposti al pubblico ludibrio per la sola colpa di essere nato nell’epoca del femminismo tossico occidentale.

 

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