Libia: una rapina di Stato

L'omicidio di Gheddafi e la brutale aggressione da parte della Nato alla Libia che ha causato migliaia di morti causando la crisi migratoria in Italia trova una nuova motivazione: che fine hanno fatto le riserve libiche? Dove sono finiti i miliardi di dollari di Gheddafi.

Dopo la paurosa alluvione che ha colpito la Libia orientale, il governo libico ha richiesto alla Banca Mondiale diversi fondi di modo da poter essere in grado di ricostruire sia le infrastrutture che le abitazioni private andate distrutte.

Aiutare una popolazione vittima sia di una brutale e immotivata guerra di  aggressione che di un terribile disastro natura sarebbe stato più che legittimo,  ma la richiesta è stata respinta a causa dell’assenza di un unico centro in Libia a seguito della guerra civile.

I libici hanno dunque richiesto le centinaia di miliardi di dollari che restano “congelati” nei Paesi occidentali che, secondo i report, ufficialmente noti oscillano tra 170 e 200 miliardi di dollari.

Tuttavia, dati da fonti diverse mostrano che il ricavato della vendita di petrolio e gas ottenuti dallo Stato libico nei decenni di governo Gheddafi possono raggiungere anche 400 o addirittura 500 miliardi di dollari.

Secondo i media diversi paesi occidentali coinvolti nell’invasione della Libia hanno confermato la presenza di riserve libiche congelate all’interno delle loro cassaforti pur ribadendo che sarebbero pronti a restituire tali ingenti somme solo a seguito di una decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o in caso di una riunificazione della Libia. Nella pratica corrente, dunque, mai.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU aveva approvato prima dell’invasione della Libia due risoluzioni la numero 1970 e la numero 1973 che avrebbero congelato tutti i fondi, beni finanziari e altre risorse economiche che fossero di Gheddafi o controllate dal regime in maniera diretta e indiretta. Inoltre, sarebbero stati congelati tutti i fondi che appartenevano personalmente a Mu’ammar Gheddafi, a sua figlia Āʾisha e ai figli Sayf al-Islām, Muʿtașim, Hānnībāl e Khamīs.

La Libyan Investment Authority (LIA) ha dichiarato che oltre 60 miliardi di dollari tramite investimenti in paesi esteri sarebbero ancora congelati, nonostante Gheddafi sia morto nel 2011.

Come se ciò non bastasse la Banca di Libia ha fornito finanziamenti costanti a grandi banche occidentali nel corso degli anni, costituendo veri e propri fondi occulti all’estero, andando a costituire un patrimonio che ammonta a 102,9 miliardi di dollari, di cui 2,4 miliardi depositati nel Fondo monetario internazionale. Cosa ne sarà del tesoro di Gheddafi e del futuro della Libia ad oggi resta un mistero destinato a rimanere insoluto.

 

 

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