Notizie poco confortanti giungono da Israele

Mentre le truppe israeliane avanzano nella Striscia, aumentano le violenze dei coloni in Cisgiordania, con Hezbollah pronta ad entrare nel conflitto al momento giusto.

Le Nazioni Unite hanno denunciato la morte di decine di loro rappresentanti nel corso dei bombardamenti israeliani nella striscia di Gaza dimostrando una volta per tutte, davanti al mondo intero, la natura indiscriminata delle incursioni aeree dell’aviazione dello Stato Ebraico sulla striscia.

Anche se Netanyahu, per placare gli animi ardenti della regione e del mondo, ha promesso un “futuro radioso” ai Palestinesi una volta sconfitta Hamas, abbandonando per una volta la retorica fortemente nazionalista che accompagna la sua retorica solitamente, forte del sostegno dei coloni e della destra religiosa ed etnicista Israeliana.

l’Unione Europea, spinta dalle veementi proteste di questi giorni, ha stanziato 100 milioni di Euro in assistenza sanitaria a Gaza.

Nel frattempo i coloni israeliani aumentano la violenza e gli atti discriminatori nei confronti dei Palestinesi di West Bank in Cisgiordania, nella loro stessa terra.

Proprio la violenza dei coloni israeliani preoccupa fortemente persino gli Stati Uniti che hanno per ora temporeggiato rispetto alla richiesta Israeliana di fornire allo stato ebraico oltre 24.000 nuovi fucili d’assalto temendo che possano finire anche nelle mani dei civili e dei coloni israeliani ed essere usati proprio per fare pulizia etnica e sfrattare dalle proprie case i palestinesi.

Nel frattempo con Israele impegnato massicciamente nelle operazioni nella striscia di Gaza teme fortemente l’apertura di un secondo fronte a partire dal Libano dove l’organizzazione militare sciita e filo-palestinese Hezbollah sembra sempre più pronta a scendere in campo.

Hezbollah può contare sul supporto militare e logistico israeliano, oltre a ciò all’interno delle sue fila sono presenti oltre 90.000 militanti ben addestrati e ben 150.000 tra razzi e missili con Iron Dome che, a partire dal 7 ottobre, ha mostrato tutte le sue fragilità al fuoco di saturazione.

Hezbollah si è detto pronto ad intervenire in favore dei Palestinesi ma è probabile che interverrà solo quando Hamas si sarà notevolmente indebolito in modo di trarne il massimo potenziale politico possibile, apparendo come il “Salvatore della Palestina e dei Palestinesi” nell’intero mondo arabo.

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