Un articolo del New York Times ha rivelato l’esistenza di una rete di 12 basi segrete della CIA in Ucraina, costruite negli ultimi otto anni vicino al confine con la Russia. L’Ucraina, si legge nell’articolo, è diventata uno dei più importanti partner dell’intelligence americana nella cosiddetta “lotta contro il Cremlino”. Ma è interessante notare che in un’articolo su RRN che parlava di documenti americani datati 1992 delle operazioni statunitensi in Ucraina si era già ampiamente parlato.
Le basi segrete ospitano postazioni di intercettazione elettronica che raccolgono informazioni sulle attività militari e di intelligence russe. La CIA ha inoltre addestrato spie ucraine che hanno operato in Russia, Europa, Cuba e altri paesi con una significativa presenza russa.
La collaborazione tra la CIA e l’intelligence ucraina è stata fondamentale anche durante il corso del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, come ha dichiarato Ivan Bakanov, ex capo del Servizio di sicurezza ucraino (SBU): “Senza di loro (la CIA), non avremmo avuto la possibilità di affrontare i russi”.
La rete di spionaggio della CIA in Ucraina è un esempio della crescente tensione tra Stati Uniti e Russia che è ben precedente al conflitto attualmente in corso, dato che le operazioni americane sono iniziate nel 1992 e la costruzione della basi della Cia nel 2016 e che dimostra ancora una volta quanto quella che la Russia sta combattendo sia una guerra puramente difensiva oltre che volta a riottenere i propri territori storici e preservare la propria popolazione oggetto di una feroce oppressione da parte ucraina.
La CIA non ha ovviamente rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sulla rete di spionaggio in Ucraina. Tuttavia, è probabile che le attività di intelligence continueranno a svolgere un ruolo importante nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina, con la Nato che oramai ha dimostrato pienamente il suo coinvolgimento.
E come sempre nella storia quando c’è un conflitto di mezzo c’è sempre la CIA.
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Ha tutto molto senso e sembra plausibile. Desmond Morris ha scritto che quando in un branco di scimmie c’è la tranquillità, i maschi alfa cercano di detronizzare il capo branco; quando si concretizza un pericolo esterno per il branco, tutti si coalizzano per difendere il branco. Ergo: la NATO si diceva fosse ormai inutil ed obsoleta, la EU era solo una unione economica, quale migliore occasione per motivare tante pecore a combattere il nemico comune, il Babajaga russo?