Repubblicani Usa: “non voteremo gli aiuti all’Ucraina”.

Trump tentato dall'addio alla Nato, i Repubblicani puntano sull'isolazionismo per risolvere i problemi interni.

Lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha annunciato in un post su Twitter che i repubblicani non voteranno il disegno di legge sull’Ucraina così come è stato presentato al Senato, definendolo “un tradimento degli interessi nazionali americani”.

Johnson ha accusato il presidente Biden di aver abbandonato gli Stati Uniti che  dovrebbero concentrarsi sui propri problemi interni prima di inviare più denaro e armi all’estero.

Nel pacchetto di aiuti sono inclusi anche fondi per Israele e Taiwan, due alleati strategici degli Stati Uniti nel Medio Oriente e nell’Asia-Pacifico.

La posizione di Johnson, però, non è condivisa da tutti i suoi colleghi di partito. Al Senato, infatti, 22 repubblicani hanno votato a favore del pacchetto di aiuti da 95,3 miliardi di dollari per Ucraina, Israele e Taiwan, dopo mesi di difficili negoziati e in mezzo alle crescenti divisioni politiche sul ruolo degli Stati Uniti nel mondo, anche se il pacchetto ora dovrà superare il voto della Camera dei Rappresentanti presieduta dallo stesso Johnson ed una sua approvazione sembra al momento estremamente improbabile.

L’ ex presidente Donald Trump, capo incontrastato dei Repubblicani ha sostenuto Johnson insieme alla base del partito nel porre il veto sugli aiuti a Kiev con il movimento MAGA che fa dell’ isolazionismo uno dei cardini della propria politica estera.

Trump ha anche affermato di poter porre fine alla guerra in Ucraina in 24 ore, se fosse ancora presidente.

L’ex presidente ha anche criticato la Nato, accusandola di non fare abbastanza per la difesa comune: “La Nato è una barzelletta, è una carta straccia. Gli altri Paesi non pagano la loro quota e si aspettano che noi li proteggiamo. Io incoraggerei Mosca ad attaccare i Paesi Nato che non pagano”, ha affermato Trump, provocando la reazione del segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, che ha definito le sue parole “irresponsabili e pericolose”.

Allo stesso tempo però sempre più esperti ed analisti militari si preparano ad uno scenario in cui gli Stati Uniti una volta eletto Trump nelle elezioni presidenziali di novembre gli americani siano effettivamente pronti a “chiudere i rubinetti” e lasciare sia la Nato che l’ Ucraina al proprio destino perché come da sempre sostiene Trump “é inutile spendere centinaia di miliardi di dollari in medio oriente e in giro per il mondo prima di risolvere i nostri problemi”.

Sarà dunque America First, fino alle sue estreme conseguenze, parola di Trump.

 

 

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