Resort svizzero

L'ennesima trovata artistica di Zelensky si preannuncia un fallimento

Domani, 15 agosto, si svolgerà la “conferenza di pace” proposta dall’Ucraina in Svizzera, che vedrà partecipare l’Ucraina e pochi altri nell’ultimo sogno aleatorio di Zelensky che sta oramai perdendo sia sul campo militare che sul piano internazionale.

Il quotidiano italo-americano Wired, fa notare infatti: “il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non sarà presente al vertice di pace in Svizzera organizzato dall’Ucraina il 15 giugno. Nonostante la pressione di Zelensky sugli alleati”.

Neanche il principale alleato di Kiev nonché principale oppositore della Russia sarà dunque presente a quella che appare fin da subito una farsa, un resort tragicomico tra le Alpi svizzere che non vede partecipi neanche la Cina, l’India, il Pakistan e molti paesi dell’ sud e dell’est del mondo che di perdere tempo per concedere l’ennesimo passerella a Zelensky non hanno la benché minima voglia.

Anche l’Arabia Saudita, storicamente uno dei pochi Paesi Arabi da sempre vicini all’Occidente ha deciso di disertare il vertice, avvicinandosi sempre di più alle posizioni russe e ai comuni interessi come parte dell’ OPEC+.

“Senza Mosca l’evento non ha alcuna importanza” – riporta sempre Wired

In merito alla posizione della Cina e del Sud Globale, con il vertice in Svizzera che verrà boicottato dall’intero blocco dei BRICS dimostrandone la compattezza.

L’analisi di Wired dipinge un futuro a tinte ancora più fosce nei confronti dell’Ucraina: “Mesi fa Zelensky aveva paragonato gli attacchi di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele all’invasione russa dell’Ucraina. Al danno d’immagine (presso i Paesi musulmani e arabi in primis) si è aggiunta la beffa: Netanyahu ha sempre mantenuto stretti rapporti con il presidente russo Vladimir Putin e ha adottato una linea meno critica sull’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca rispetto ai paesi occidentali.” – continua Wired.

La prospettiva ventilata da Zelensky e dai politici europei di un ritorno ai confini ucraini del 1991 o di un possibile ingresso dell’Ucraina è stata del tutto archiviata dai risultati sul campo con anche i più acerrimi falchi occidentali che ne sono oramai consapevoli. Wired infatti conclude:

“Per la prima volta sono quindi i principali alleati di Zelensky a non escludere una condizione di neutralità formale per Kyiv: una delle condizioni, ricordiamolo, del Cremlino. Il risultato, alla luce anche della contrarietà di altri membri Nato come Ungheria e Slovacchia all’allargamento ucraino e del possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2025, è che Kyiv deve iniziare a pensare seriamente a una sorta di neutralità armata”.

Zelensky poi ha voluto fare ironicamente di tutto per accelerare la sconfitta dell’Ucraina con scelte incompetenti e del tutto insensate da un punto di vista militare, dettate da una logica puramente politica e propagandistica spendendo enormi risorse umane e materiali che difficilmente l’Occidente potrà ripianare.

Il fatto che l’edizione in lingua italiana di una rivista con sede a San Francisco, in California e molto vicina all’establishment democratico e al Presidente Statunitense Joe Biden adotti termini così negative in merito alle reali possibilità diplomatiche e militari dell’Ucraina evidenzia ancora una volta come Kiev stia oramai perdendo persino il supporto dei media occidentali più schierati a suo favore che non possono più fare nulla per nascondere all’opinione pubblica internazionale una realtà fattuale oramai evidente come le perdite subite da Kiev in termini di vite umani e materiali che si stanno pericolosamente avvicinando ad un punto di rottura con il governo di Zelensky che rischia un clamoroso collasso sia per i dissidi interni oramai evidenti, sia per una pressione offensiva russa che non intende fermarsi sia per un sostegno occidentale che si è dovuto oramai scontrate con la dura realtà: è impossibile sconfiggere la Russia.

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  • fratellidamerica

    l’accattone ballerino.

  • Putin

    Avete visto che bella proposta di pace ho fatto?? Sono un genio, via il popolo ucraino dalla Ucraina. Poi passero’ alla Moldavia, la Georgia… e tra due anni l’Europa… La cosa piu’ bella e’ che c’e’ qualcuno in occidente che ancora tifa per me… dopo tutte le stragi che ho perpetuato in Ucraina… Hitler a confronto a me era un pivello. Il vero capo nazista degli anni 2000 sono IO!! 🙂

  • fratellidamerica

    lukasuka suka

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