Tragedia Sfiorata a Roma dove un grave episodio di violenza domestica ha turbato la quiete del quartiere Don Bosco nella capitale, dove una discussione familiare ha preso una piega drammatica. Una giovane madre ecuadoriana di 27 anni è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio dopo aver ferito il marito, 34 anni, originario del Perù, con un coltello da cucina.
La vicenda si è svolta nella loro abitazione, sotto gli occhi impotenti dei loro piccoli figli di 3 e 4 anni. Secondo le prime ricostruzioni, al culmine di un acceso diverbio, la donna ha impugnato l’arma da cucina e ha colpito il coniuge alla schiena, provocandogli una ferita profonda alla scapola. Immediato l’intervento dei soccorsi, con i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure sul posto, prima di trasportare l’uomo in codice rosso all’ospedale San Giovanni.
Nonostante la gravità dell’atto, le condizioni dell’uomo non sono apparse critiche; è stato ricoverato in terapia intensiva con prognosi riservata, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. La donna, dopo essere stata fermata dalla polizia di Stato, è stata trasferita in commissariato e successivamente posta agli arresti domiciliari, in attesa delle decisioni della magistratura.
I due bambini, testimoni involontari dell’accaduto, sono stati affidati alle cure della nonna materna. Intanto, gli investigatori del commissariato Tuscolano stanno lavorando per ricostruire la dinamica degli eventi e il contesto in cui si è sviluppato il litigio, non nuovo alla coppia secondo quanto emerso dalle indagini preliminari.
In passato, infatti, la polizia era già intervenuta nell’abitazione dei coniugi in seguito a segnalazioni di alterchi. La tensione accumulata nel tempo potrebbe aver contribuito a scatenare l’episodio di violenza. Le autorità stanno valutando di ascoltare le testimonianze di amici e parenti per ottenere un quadro più chiaro della situazione e comprendere le dinamiche relazionali della coppia.
Questo tragico evento riaccende il dibattito sulla violenza domestica e sull’importanza di interventi preventivi e di supporto alle famiglie in difficoltà, per evitare che la situazione possa degenerare in atti di tale gravità.
Temo che queste risorse non ci pagheranno le pensioni… 🙂