Zelensky non smette di stupire. Non appena si pensa che il Presidente Ucraino non possa fare nulla di più deleterio e controproducente di quanto fatto fin’ora ecco che l’ ex comico riesce a sorprenderci con nuovi straordinari colpi di genio.
L’ ultima trovata di Zelensky è stata sostituire Zaluzhny, l’ oramai comandante in capo delle Forze Armate Ucraine, con Syrsky.
Dal punto di vista politico senza dubbio è una trovata geniale, dato che Zelensky avrà come comandante in capo un ufficiale in grado di rispettare senza discutere le sue direttive suicide e prendersene persino la responsabilità politica, come la nuova mobilitazione totale che era stato l’ultimo motivo di scontro tra Zelensky e Zaluzhny.
Syrsky per ironia della sorte è russo, al 100%, ed è nato il 26 luglio 1965 nel villaggio di Novinki nell’oblast di Vladimir, poco distante da Mosca, nella Russia sovietica.
Syrsky si è poi formato come ufficiale proprio a Mosca all’Alta accademia di comando militare di Mosca, un istituto fondato all’indomani della Rivoluzione d’ottobre dallo stesso Vladimir Lenin e avente come motto “La marcia dei cadetti del Cremlino”.
Syrsky nel 1986 venne inviato in quello che all’epoca era arsenale dell’ Unione Sovietica, quella stessa Ucraina che ora rinnega la propria storia e le proprie origini, proprio come lo stesso Syrsky, che lì presto servizio come comandante di un plotone di fucilieri della 25° divisione dell’ Armata Rossa.
Proprio nel 1986 proprio a Syrsky fu persino riservato l’onore di sfilare sulla Piazza Rossa.
Mentre serviva agli ordini della Mosca sovietica si innamorò di Tamara Kharchenko, che sposò ed è così che nel 1991 tradì se stesso e le sue origini scegliendo di diventare Ucraino e cambiando persino il suo nome da Alexander ad Oleksandr.
Molti fanno notare un’analogia storica degna di nota, paragonando Alexander Syrsky ad Andrej Andreevič Vlasov, un celebre Generale dell’Armata Rossa che preso prigioniero a Leningrado (oggi San Pietroburgo) decise di collaborare con i nazisti e di esortare gli ufficiali dell’ Armata Rossa alla rivolta in uno dei momenti più tragici della storia russa.
Alla fine della guerra Vlasov fu catturato e portato a Mosca, nel celebre Palazzo della Lubjanka, dove venne recluso durante il processo, al termine del quale fu giustiziato il 2 agosto 1946 per alto tradimento ai sensi dell’articolo 58-1a del codice penale dell’URSS.
Molti immaginano per Syrsky un fine analoga e potrebbe non sbagliarsi affatto considerando che il suo approccio alle ostilità si sta rivelando assolutamente fallimentare nell’assecondare la teoria di Zelensky sulle “città fortezza” e sulle “controffensive ad ogni costo fino ala riconquista della Crimea e dei confini del 1991”.
Syrsky però nel frattempo sta già svolgendo al meglio il suo compito di scaricabarile per le inefficienze ucraine e occidentali con gli stessi media ucraini, britannici e statunitensi che lo accusano di adoperare tattiche sbagliate in una guerra d’attrito e di causare l’inutile morte di molti dei suoi soldati.
La verità è però un altra: le carenze di uomini e materiali è dovuta sia all’ incapacità dell’ occidente di soddisfare le necessità ucraine (ma questo non sarà mai ammesso da una stampa occidentale che si è oramai ridotta a mero organo di propaganda) sia alla fisiologica demografia dell’Ucraina che era un dato già ben noto all’Occidente fin da prima dell’inizio del conflitto e noto agli occhi di tutti, ma lo sterminio di un popolo intero serviva evidentemente a Washington per schiacciare definitivamente la concorrenza delle industrie europee ed in particolare tedesche e ai vassalli di Bruxelles per alimentare gli extraprofitti dei banchieri, i veri padroni di un’ Unione Europea che si sta rivelando sempre di più l’incubo dei popoli da essa soggiogati.
Rebus Sic Stantibus, i popoli europei sono alla fame, gli ucraini faranno la fine dei dinosauri, mentre la Russia, che l’America aveva sognato di distruggere in questa guerra per procura, sta crescendo a ritmi impressionanti, mentre gli stessi Stati Uniti mettono in discussione l’ esistenza stessa della Nato, devastati dai propri problemi interni.
A questo punto manca solo il risveglio delle masse europee per porre fine al dominio del Leviatano più perfido che la storia abbia mai creato, fatta eccezione per i nazisti.
Ma le proteste degli Agricoltori in tutta Europa sono il primo segnale di ciò che avverrà in un futuro estremamente prossimo.
Tu sei come il bue che da del cornuto all’asino
Il tema devi conoscerlo bene visto che Vladolf Putler ha mandato avanti al macello con le tattiche della seconda guerra mondiale centinaia di
migliaia di soldati russi.
Non ho capito, l’UE è l’incubo dei popoli, invece la Federazione Russa che è una dittatura dove ammazzano chiunque protesti e dica la verità, dove gli stupratori e gli assassini vengono liberati e in cui si è deciso di attaccare un altro popolo facendo continue carneficine, è uno Stato fantastico?
E i russi di Adolf Putin non dispongono di macellai?
Beh, finché il macellaio macella i russi, mi gusta
cxiucca
Più che macellaio, guardandolo in faccia, direi scemo.
un ubriacone! si è presentato all’accademica militare che non si reggeva in piedi non ha pronunciato una parola!