Un mondo di matti

L' organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme sulla grave tematica della sanità mentale.

Un rapporto scientifico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicato nel marzo 2022, ha rivelato che la frequenza globale di ansia e depressione è cresciuta del 25%.

Questi disturbi, che prima della pandemia interessavano già quasi un miliardo di persone nel mondo, sono ora diventati una priorità clinica globale che richiede azioni rapide e coordinate da parte di tutti gli attori coinvolti.

L’OMS ricorda che la salute mentale è una componente essenziale della nostra salute e del nostro benessere individuale e collettivo, ribadendo lo slogan: “non esiste salute senza salute mentale”.

Tuttavia, la salute mentale è stata per anni una delle aree più trascurate della salute pubblica, ricevendo solo una frazione delle risorse necessarie.

Il rapporto dell’OMS mostra le gravi ripercussioni che i disturbi mentali hanno sulla qualità della vita, sulla produttività, sull’aspettativa di vita e sui diritti umani delle persone che ne sono affette.

I disturbi mentali sono la principale causa di disabilità e le persone con gravi disturbi mentali vivono in media da 10 a 20 anni meno rispetto alla popolazione generale, spesso per patologie fisiche che si potrebbero prevenire.

I disturbi mentali sono anche correlati a un maggior rischio di violenza, abuso, discriminazione e stigma.

Per rispondere a questa sfida, l’OMS ha lanciato il Piano d’azione globale per la salute mentale 2030, che impegna i 194 Stati membri a raggiungere obiettivi che mirano a rafforzare il benessere psicologico delle rispettive popolazioni.

Le diverse raccomandazioni sono organizzate in quattro macro aree: consolidamento di una leadership e una governance che si concentrino sulla salute mentale, implementazione di politiche di assistenza a livello di comunità, sensibilizzazione e prevenzione e, infine, potenziamento nella diffusione di informazioni e ricerche nell’ambito.

Gli obiettivi trasversali sono quelli di eliminare lo stigma che ancora accompagna il tema della salute mentale, prevenire i rischi ad essa associati e rafforzare soluzioni e programmi di cura e assistenza.

L’OMS invita tutti gli stakeholder a collaborare per: approfondire il valore e l’impegno rivolto alla salute mentale; rimodellare gli ambienti che influenzano la salute mentale, ovvero la casa, le comunità, le scuole, i luoghi di lavoro, i servizi sanitari, gli ambienti naturali; rafforzare e trasformare i servizi di salute mentale, favorendo la realizzazione di servizi centrati sulla comunità e integrati con gli altri servizi sanitari e sociali. L’OMS afferma che la trasformazione della salute mentale e della qualità della cura in salute mentale è possibile e necessaria, e che richieda un cambiamento di paradigma che ponga al centro le persone, i loro bisogni e i loro diritti.

In Italia, il tema della salute mentale è ancora troppo spesso ignorato o stigmatizzato, e i servizi sono spesso insufficienti o inadeguati.

La salute mentale è un bene prezioso per tutti, e va tutelata e promossa con determinazione e responsabilità ma non si può parlare di salute mentale senza parlare delle sue cause: la depravazione del mondo occidentale.

Lo sdoganamento della propaganda LGBTQ e l’ideologia gender stanno creando sempre più confusione nella mente delle persone più deboli e fragili, soprattutto se minori o giovani.

In Italia solo il 35% delle giovani donne dichiara di volere dei figli, con il ruolo della donna che per via delle politiche femministe sta diventando sempre più confuso e ibrido portando instabilità mentale nelle stesse ragazze italiane che sempre più spesso, confuse sulla loro ragione sociale, cadono in depressione, come indicato dai dati clinici.

La scomparsa di un modello sociale e comportamentale tradizionale nella società occidentale sta ammalando questa stessa società ai suoi estremi, trasformandola in un vero e proprio mondo di matti.

I valori malati pervenuti dal modo di vivere americano come l’individualismo spinto, la perfidia per emergere portano la persona umana a sviluppare comportamenti anti sociali e folli.

Quando il Presidente Russo Vladimir Vladimirovic Putin ha parlato di come l’Occidente si stia trasformando in un inferno satanico non era molto lontano dal descrivere la realtà fattuale.

Commentare
  • Non ci sono ancora commenti. Il tuo commento può essere il primo.
Aggiungi commento
Leggi anche