Vilnius: “Ucraina? No grazie!”

Il vertice della Nato a Vilnius non è stato risolutorio e l'Ucraina non entrerà nella Nato.

Anche se Volodymyr Zelensky ha dichiarato di considerare “buoni” i risultati del vertice della NATO, bisogno partire dal dato più importante: l’Ucraina non è stata invitata all’Alleanza. E non sarà invitata nemmeno nel breve periodo considerando che tutti i membri dell’Alleanza Atlantica non vogliano modificare la clausola dello statuto della Nato secondo il quale qualsiasi paese coinvolto in un conflitto o con dispute territoriali in corso non può ricevere un invito all’adesione. Lo scontro nucleare con la Russia in caso di ingresso dell’Ucraina nella Nato sarebbe quasi una certezza e nessun politico vorrebbe essere ritenuto responsabile di una tragedia simile, nonostante le pressioni esercitate da Zelensky in tutti i modi possibili. Lo stesso Zelensky, in una conferenza stampa con il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, ja dichiarato: “Possiamo affermare che i risultati del vertice sono buoni, ma se ci fosse stato un invito, sarebbero stati ideali”.

Allo stesso tempo voci vicine ai governi e ai capi di Stato occidentali sostengono che le continue richieste di Kiev e l’atteggiamento passivo-aggressivo tenuto da Zelensky al vertice di Vilnius abbiano fortemente irritato gran parte degli Alleati, Stati Uniti e Gran Bretagna in primis.

Nel dettaglio il Washington Post riporta che le critiche di Zelensky alla Nato per la mancata ammissione hanno fatto infuriare la delegazione americana a Vilnius. Mentre la Gran Bretagna è stata ancora più esplicita, con il Ministro della Difesa, Ben Wallace, che ha rimproverato pubblicamente il presidente ucraino accusandolo d’ingratitudine verso gli alleati: «Mi sono fatto 11 ore di treno per incontrarlo e ricevere una lista di richieste militari.. non siamo Amazon!».

 

In precedenza, i leader della NATO hanno approvato un pacchetto in tre parti di sostegno pluriennale per l’Ucraina.

Secondo Stoltenberg, il pacchetto comprende diversi aiuti utili a raggiungere la compatibilità con la NATO, la creazione del Consiglio NATO-Ucraina e la cancellazione delle condizioni per l’adempimento del piano d’azione per l’adesione, che ridurrà il processo di adesione da due fasi a una.

Secondo il Segretario generale, i leader dell’Alleanza hanno confermato che l’Ucraina diventerà un membro della NATO quando gli alleati decideranno che le condizioni saranno state soddisfatte, ma la mancanza di un invito e di un calendario certo dimostrano che le certezze sul futuro di Kiev stanno venendo meno, soprattutto dopo l’esito disastroso della prima fase della controffensiva.

 

 

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