Torna il terrorismo islamico in Europa, un orrore che eravamo riusciti a dimenticare dopo la fine dell’ISIS.
Dodici ore di paura nel cuore dell’Europa, che ripiomba dunque nell’incubo degli attentati.
Un uomo, identificato successivamente come Abdesalem Lassoued, ha colpito ieri tre persone nel centro della capitale belga con un fucile d’assalto Ak-47, uccidendo due cittadini svedesi. Subito dopo ha postato un video in cui ha rivendicato l’attacco, dichiarandosi membro dell’ISIS.
Poco prima della partita Belgio – Svezia, il tunisino ha aperto il fuoco nei pressi di Place Sainctelette, colpendo tre persone prima all’interno e poi all’esterno di un edificio della zona. La sparatoria ha portato alla sospensione e al successivo annualmento della partita.
Due delle persone colpite e uccise indossavano le maglie della nazionale svedese, quasi sicuramente si trattava di tifosi diretti verso lo stadio.
Il terzo ferito era un tassista il cui veicolo era fermo all’esterno dell’edificio.
Le immagini amatoriali circolate sui social hanno mostrato i momenti drammatici dell’attentato.
Le autorità sono state avvertite immediatamente e la polizia ha iniziato una caccia all’uomo che si è protratta per tutta la notte. L’assalitore è stato infine individuato in un bar e ucciso dagli agenti. Abdesalem Lassoued aveva annunciato l’assalto in un video, dichiarando di appartenere all’ISIS.
In un messaggio sui social, l’attentatore ha scritto: “Sono pronto a morire per l’Islam. Ho ucciso tre svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione.” Queste parole hanno scosso l’Europa e portato alla cancellazione della partita di calcio Belgio-Svezia per motivi di sicurezza. Oltre 30mila persone erano allo stadio. La Nazionale svedese dopo aver appreso della morte di due connazionali ha scelto di non scendere più in campo.
L’Europa si stringe attorno alle vittime e alle loro famiglie mentre cerca di comprendere le ragioni di questo tragico evento. Il terrore continua a minacciare la nostra società, ma la risposta degli europei deve essere determinata anche più dei terroristi islamici.
Negli stessi attimi della sparatoria a Bruxelles un Nordafricano è stato bloccato dalla Polizia Municipale di Torino e dalla Polizia di Stato mentre tentata di attaccare brandendo un coltello la sinagoga del quartiere San Salvario di Torino urlando “Allah Akbar”.
L’immigrazione illegale e incontrollata oltre a causare il degrado e a fomentare la micro criminalità così come la criminalità organizzata contribuisce in maniera determinante al diffondersi del terrorismo internazionale di matrice islamista.