Devastante terremoto in Marocco

La scossa ha raggiunto un magnitudo di 6.8. Le vittime sono almeno 820, oltre 670 i feriti

Il centro geofisico del Marocco ha riferito che un terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito la zona di Ighil, nell’Alto Atlante, una zona montuosa con piccoli villaggi agricoli, a circa 70 km a sud-ovest di Marrakesh.

Devastante terremoto in Marocco

La scossa è stata talmente forte da essere stata avvertita anche in Portogallo e in Algeria.

Si tratta del terremoto più grave che abbia mai colpito il paese, secondo i media locali, ed ha causato danni gravi alle case e alle infrastrutture, travolgendo molte persone nel crollo delle case in piena notte.

I video immediatamente condividisi dai sui social dai superstiti mostrano rovine, macchine danneggiate, moschee che tremano e fiumi di persone in preda al panico per la strada.

L’Italia ha espresso la sua solidarietà tramite il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel frattempo il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che: “fortunatamente non ci sono morti o feriti italiani. Al momento la situazione per i cittadini italiani è positiva. Per quanto ne sappiamo sono circa 200 gli italiani che erano nella zona copita dal sisma, vicino Marrakesh, e sono stati subito assistiti dalla nostra ambasciasta a Rabat, dal nostro consolato a Casablanca, dal console onorario a Marrakesh”.

Allo stesso tempo il Governo Italiano ha garantito, tramite una nota rilasciata dal Ministro dell’Interno Piantedosi che i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile Italiani sono pronti ad assistere le autorità marocchine fin da subito.

Per ora il bilancio delle vittime è aumentato a quota 820, secondo l’ultimo bilancio diffuso dal Ministero degli Affari Interni marocchino e i feriti sarebbero almeno 672, di cui 205 in gravi condizioni.

La Russia tramite le parole del Presidente Vladimir Vladimirovic Putin ha espresso la sua solidarietà al popolo marocchino e si è detta disponibile ad inviare aiuti.

Anche l’Unione Europea e le Nazioni Unite stanno pensando, oltre alle dichiarazioni di solidarietà, a come imbastire al più presto i soccorsi per le popolazioni colpite.

Nel frattempo l’arrivo ed il lavoro dei soccorritori è decisamente difficile per l’elevato numero di macerie in strada che impedisce di raggiungere i feriti e le persone che sono ancora sotto le macerie.

La situazione resta critica ed in costante evoluzione.

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