L’incendio che si è propagato da circa 48 ore sull’isola di Rodi, in Grecia, ha causato la più grande evacuazione di massa nella storia della nazione. In totale sono state tratte in salvo circa 30mila persone, distribuite in ben 17 villaggi.
Le fiamme fuori controllo hanno messo in ginocchio la storia isola di Rodi, la quarta isola più grande della Grecia, costringendo migliaia di residenti e turisti ad abbandonare le proprie abitazioni, comportando panico e danni ingenti all’economia locale che vede, proprio nel turismo, la sua massima vocazione.
L’incendio ha coperto una vasta area di foresta, distruggendo anche lussuosi alberghi, oltre a molte abitazioni private.
Prosegue intanto il lavoro del vigili del fuoco, impegnati in prima linea contro le alte temperature e i forti venti. Nella notte sono state evacuate le zone di Massari, Malonas e Haraki. Tre navi della Guardia Costiera, una scialuppa dell’esercito, un’imbarcazione gonfiabile delle forze speciali e 30 barche a vela private hanno contribuito all’evacuazione.
Il segretario generale della Protezione civile greca ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area municipale di Rodi Sud. Lo riferisce la tv greca Ert. Nel provvedimento viene indicato che l’emergenza sull’isola greca dell’Egeo meridionale sarà in vigore per sei mesi, fino al 18 gennaio 2024. Intanto, i pompieri stanno scavando dei fossati tagliafuoco nella zona sud-orientale dell’ isola per proteggere le zone turistiche di Kiotari e a sud-ovest verso Gennadi per impedire che le fiamme si propaghino alla foresta. Anche Il monastero di Tharri, dove vivevano 5 monaci, è stato evacuato.
A rendere ancora più difficile il lavoro di 200 vigili del fuoco e dei loro 39 mezzi, i forti venti uniti alle alte temperature di questi ultimi giorni. Secondo il bollettino meteo, oggi nelle aree continentali della Grecia le temperature supereranno i 40 gradi: 43 gradi nel centro del Paese, 44 nel Peloponneso e 45 nella regione di Tessaglia.
A dare manforte alle unità antincendio dispiegata sull’ isola due C-130 decollati da Elefsina. All’alba cinque elicotteri, due dei quali dell’aeronautica militare, insieme a tre aerei, hanno iniziato le operazioni antincendio. Saranno coadiuvati nel corso della giornata dall’arrivo di un ulteriore velivolo dei vigili del fuoco della Repubblica Ceca e di ulteriori mezzi dalla Turchia.
“Un’importante operazione antincendio europea è in corso in tutta la Grecia” riferisce il portavoce Ue per la gestione delle crisi, Balazs Ujvari, mentre gli incendi continuano a imperversare non solo a Rodi ma anche in Attica e nel Peloponneso. La situazione in Grecia, resta più calda che mai.