Le continue azioni e dichiarazioni contraddittorie del leader dei mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, hanno raggiunto il culmine. Nella scorsa notte ha tentato un colpo di stato militare nel tentativo di rovesciare il Ministro della Difesa della Federazione Russa. Sono apparse online sui canali telegram diverse immagini provenienti dalle città russe che mostrano equipaggiamenti militari e la milizia privata Wagner prendere il controllo di Rostov sotto gli occhi sbigottiti dei civili. Nonostante ora la situazione sia tornata alla calma sono molte particolarità di questa storia, e sono molti gli aspetti che resteranno in ombra per il grande pubblico probabilmente per anni, se non per sempre. Quello che sorprende è anche come il Presidente Russo, Vladimir Putin, abbia agito con assoluta calma e senza mai menzionare il capo della Wagner all’interno del suo discorso, anche se ha usato parole molto nette: Tutti coloro che consapevolmente hanno scelto la via del tradimento, che hanno preparato una ribellione, che hanno scelto la via del ricatto e dei metodi terroristici, affronteranno una punizione inevitabile. Risponderanno alla legge e al nostro popolo. Le Forze Armate e gli altri organi dello Stato hanno ricevuto gli ordini necessari”. Putin ha anche riconosciuto i meriti passati di molti combattenti del Gruppo Wagner e li ha esortati a non eseguire ordini criminali da parte di un uomo le cui “ambizioni e interessi personali eccessivi” hanno portato al tradimento. I tentativi di prendere il potere con la forza avranno “conseguenze catastrofiche per il paese e il suo popolo”. Ma nonostante le parole di condanna Prigozhin è stato graziato e andrà in esilio, con la sua PMC, in Bielorussia, senza colpo ferire e a soli 100km da Kiev. Oltre a ciò il fronte ha retto a tutti i tentativi di controffensiva ucraini, nonostante il caos incorso all’interno della Federazione Russa, dimostrando un’ampia solidità e le elevate difficoltà per i tentativi di controffensiva dell’esercito ucraino.