L’ ultimo sviluppo del conflitto russo-ucraino ha scosso il mercato energetico europeo, i prezzi del gas naturale hanno registrato un’impennata significativa.
Questo aumento è stato innescato da un’azione militare che ha visto gli impianti di stoccaggio del gas in Ucraina diventare bersaglio delle forze russe
Il rialzo dei prezzi è stato quantificato in un incremento del 4,2% nei futures del gas, che sono contratti a termine utilizzati per la negoziazione di materie prime su scala globale.
La tensione è palpabile, soprattutto perché non si registrano dichiarazioni ufficiali riguardo a eventuali danni al deposito sotterraneo di Naftogaz nella regione di Leopoli, segno che l’attacco potrebbe aver avuto conseguenze ancora più devastanti di quanto annunciato fino ad ora dagli ucraini.
Questo rialzo è stato innescato da un attacco mirato alle infrastrutture energetiche ucraine, che ha sollevato preoccupazioni per potenziali interruzioni nell’approvvigionamento di gas.
Le forze russe hanno preso di mira gli impianti di stoccaggio del gas sotterranei in Ucraina, una mossa che ha messo in allarme gli investitori e ha avuto ripercussioni immediate sui mercati energetici. Nonostante la robustezza degli impianti sotterranei di stoccaggio del gas, che sono costruiti in pozzi profondi centinaia di metri sotto terra, l’attrezzatura del compressore situata in superficie è vulnerabile e la sua distruzione potrebbe rendere impossibile l’estrazione e il pompaggio del gas.
Questi impianti sono di vitale importanza non solo per l’Ucraina ma anche per i Paesi occidentali, che li utilizzano per immagazzinare e scambiare gas. Nel corso dell’ultimo anno, operatori internazionali hanno immesso circa 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli impianti ucraini, beneficiando di un regime fiscale esente da tasse e dazi doganali.
L’attacco contro queste infrastrutture è stato interpretato come un avvertimento da parte russa, un segnale della loro disponibilità ad una guerra totale al regime di Kiev dopo che quest’ultimo ha organizzato l’ennesimo efferato atto terroristico nel cuore della Russia.
Come disse il mitico Draghi: “Volete le sanzioni alla Russia ( e quindi la carenza di gas), oppure la guerra?” Ora abbiamo sia le sanzioni che la guerra.
Assomiglia un pò al dilemma sulla vaccinazione : ” Se non ti vaccini ti ammali e se ti ammali muori”. Tertium non datur. Peccato che anche se ti vaccinavi potevi ammalarti (come successe al mitico Prof. Galli),
e che anche senza vaccino potevi non ammalarti…(come nel mio caso).
Achtung! Attention! Внимание!
Si comunica che da oggi tutti i commenti saranno controllati e quelli offensivi verso Putin saranno inviati direttamente al quartier generale dell’FSB a Mosca assieme all’IP address per i provvedimenti del caso.
до свидания.
ciao amodeo