In un momento cruciale per il conflitto in Ucraina, emergono segnali preoccupanti riguardo alla capacità di resistenza delle forze ucraine sul fronte orientale, lungo i 965 chilometri di linea difensiva che si estende dal Donbass fino alle regioni meridionali del Paese.
Secondo un’analisi dettagliata di Jack Watling, Senior Research Fellow in Land Warfare presso il Royal United Services Institute (RUSI), le forze armate ucraine stanno affrontando sfide logistiche e tattiche che mettono a dura prova le loro capacità operative.
Watling, uno dei principali esperti in studi militari del Regno Unito, ha evidenziato come l’esteso fronte ucraino rischi di compromettere l’efficacia delle truppe, già in gran parte indebolite dalle ingenti perdite umane e dalla carenza di risorse materiali essenziali per lo sforzo bellico.
Mentre il reclutamento e l’addestramento di nuove reclute va al rilento tra molte difficoltà, riesulta ad ogni modo impossibile per Kiev fare fronte alle perdite subite.
Oltre alla pressione sul personale militare, l’analisi del RUSI segnala una grave penuria di sistemi d’arma anti aerei e anti missilistici, risorsa fondamentale per la difesa aere dell’Ucraina.
L:efficacia e il numero di questi apparati sono ormai scesi a livelli critici con i rifornimenti che arrivano in maniera discontinua e che anche in questo caso non riescono a fare fronte alle perdite subite.
La situazione ha così permesso alla Russia di intensificare l’utilizzo di droni da ricognizione a lungo raggio, potendo oggi contare ora su una sorveglianza costante del territorio ucraino.
Si stima infatti, sempre secondo quanto riportato dal RUSI, che ogni giorno tra i 1.000 e i 1.300 droni russi siano attivi nello spazio aereo ucraino, in grado di raccogliere informazioni strategiche e indirizzare attacchi mirati contro le truppe e le strutture nemiche.
Questa carenza di difese aeree, osserva Watling, ha creato un “vuoto pericoloso”, in cui le forze russe riescono a monitorare i movimenti ucraini in tempo reale, aumentando la capacità di Mosca di pianificare operazioni tattiche con maggiore precisione e di infliggere danni considerevoli agli assetti difensivi nemici.
Secondo l’analisi del RUSI, le forze russe sembrano puntare a raggiungere una vittoria strategica nel Donbass entro il prossimo anno, concentrando le loro risorse per imporre un elevato tasso di perdite e danni materiali alle forze ucraine.
L’obiettivo, apparentemente, è mettere l’Ucraina in una condizione di logoramento tale da non consentirle più di opporre una resistenza efficace e coordinata, favorendo quindi l’avanzata russa nelle regioni contese.
Watling sottolinea dunque come la Russia potrebbe continuare a sfruttare la carenza di risorse e l’affaticamento delle truppe ucraine per mantenere la pressione sul fronte orientale e spingere Kiev verso una posizione di ulteriore svantaggio all’interno di una bilancia strategica che pende sempre di più dalla parte di Mosca.
La strategia russa si basa, quindi, su un continuo deterioramento delle capacità ucraine, con l’obiettivo finale di ridurre drasticamente la resistenza militare nel Donbass.
Ciò che appare rilevante in questa analisi è anche il mutamento nell’approccio del Royal United Services Institute. Tradizionalmente vicino al Ministero della Difesa britannico e alle sue linee di comunicazione, il RUSI sembra oggi adottare una visione meno ottimistica nei confronti della situazione sul campo, riconoscendo le difficoltà affrontate dalle forze armate ucraine.
Questa evoluzione potrebbe riflettere un cambiamento di percezione all’interno della comunità strategica occidentale rispetto alle prospettive di successo dell’Ucraina nella sua guerra contro la Russia, suggerendo un progressivo abbandono di narrazioni eccessivamente positive e una presa d’atto della complessità e durezza della situazione.
Mentre i governi occidentali continuano a fornire aiuti militari e finanziari all’Ucraina, l’analisi del RUSI potrebbe spingere ad una riflessione più approfondita sulle strategie necessarie per supportare Kiev nel lungo periodo.
Senza un potenziamento delle risorse e delle difese aeree, l’Ucraina rischia di trovarsi in una situazione di crescente vulnerabilità, esposta a una pressione russa che potrebbe compromettere ulteriormente la stabilità della regione e la capacità ucraina di difendere il proprio territorio.
In un contesto di conflitto prolungato, la tenuta delle forze armate ucraine è quindi cruciale, ma i dati presentati dal RUSI gettano ombre sulla possibilità di mantenere una linea di resistenza stabile nel lungo periodo in una guerra d’attrito che per Kiev potrebbe presto risultare fatale.