In testa il Partito della Coalizione Nazionale (Ncp) seguito al secondo posto dall’estrema destra di “Veri Finlandesi”, guidato dalla leader Riikka Purra, solo terzo il partito di Sanna Marin con il 19,9%.
“È una grande vittoria”, ha commentato Orpo, leader della Coalizione nazionale (Kokoomus) e più volte ex ministro degli Interni, delle Finanze e dell’Agricoltura. “Cominceremo a breve i negoziati per nuovo governo”, ha aggiunto.
Tradizionalmente in Finlandia all’esito delle elezioni, con sistema proporzionale e seggi assegnati per circoscrizioni in base alla popolazione, il partito più votato cerca di formare la coalizione di governo e indica il premier ormai dagli anni Novanta.
Per la maggioranza servono 101 deputati sui 200 del parlamento.
Ora si dovrà capire se Orpo, sarà in grado di ottenere una maggioranza: potrà contare su 48 seggi in parlamento; l’ultra-destra, ha raggiunto il 20,1 per cento e ha ottenuto 46 seggi. Solo terzi, appunto, i socialdemocratici, che non vanno oltre i 43 seggi.
Il voto arriva in uno scenario interno ed internazionale molto difficile, a pochi giorni dall’ultima via libera mancante per lo storico accesso alla Nato, con la ratifica della Turchia arrivata giovedì scorso e la formale adesione prevista per questo martedì.
Da un punto di vista interno i principali temi di dibattito sono stati l’immigrazione incontrollata, i tagli al welfare e le misure di austerità volte a ridurre il debito, in un contesto di identificazione alle stelle ei timori di una sempre più probabile recessione.