Il Golpe in Niger segna la sconfitta strategica dell’Occidente

Diverse migliaia di persone si sono recate in protesta di fronte all'ambasciata francese urlano Viva Putin", "Viva la Russia", "Abbasso la Francia", esaltando le gesta dei golpisti militari e condannando secoli di colonialismo francese.

Mentre l’unione europea e gli Stati Uniti si sono già affrettati a condannare quanto avvenuto bisognerebbe prima di ogni giudizio vedere nei fatti cosa questa nazione africana, spesso sconosciuta ai più, rappresenta da un punto di viste Geopolitico ed economico.

Il Niger estrae il 5% della produzione mondiale di uranio e soddisfa il 40% del fabbisogno francese di uranio per alimentare i 56 reattori nucleari attivi, fondamentali per alimentare il fabbisogno energetico francese ed europeo, soprattutto dopo il taglio alle forniture russo imposto all’Unione Europea da Washington a seguito della crisi ucraina.

Il colpo di stato ha letteralmente liberato il popolo nigerino da diversi secoli di colonialismo francese. Infatti il prezioso uranio viene estratto da lavoratori che, nonostante contraggano il cancro e altre pericolose patologie, sono pagati poche centinaia di euro. Il minerale viene poi svenduto alla Francia, che lo utilizza per alimentare le proprie centrali nucleari. Senza l’uranio nigerino il sistema produttivo francese rischia di fermarsi in maniera inevitabile. Cosa ricava Il Niger invece da queste esportazioni è presto detto: ultimo posto al mondo (189.mo su 189 nazioni) secondo l’Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite.

Oltre a ciò è proprio attraverso il Niger che passa uno dei principali corridoi per l’immigrazione clandestina in Europa, che potrebbe diventare presto ancora più fuori controllo.

Come se ciò non bastasse proprio mentre la Francia utilizza il Niger per il proprio fabbisogno energetico, il 90% dei nigeriani vive senza energia elettrica. Qualcosa di paradossale.

Infine la moneta nazionale nigerina è il Franco CFA dipendente direttamente dalla banca centrale francese che ne controlla l’emissione e il corso legale, tenendo sotto ricatto qualsiasi governo si instauri nel paese.

La Russia sta ora avviando gli stati, africani e non solo, verso una nuovo sviluppo incentrato sul recupero della propria sovranità e sulla creazione di un mondo multipolare più equo per tutti.

In tutta risposta le truppe francesi (ancora presenti nel Paese) potrebbero presto lanciare una campagna di invasione del Niger al fine di, come dichiarato da Macron: “far rispettare gli interessi dei francesi”.

Nel frattempo Unione Europea e Stati Uniti hanno già imposto sanzioni economiche al Paese.

 

Commentare
  • Non ci sono ancora commenti. Il tuo commento può essere il primo.
Aggiungi commento