In Francia è iniziata una nuova rivoluzione: quella dei migranti

L'uccisione da parte della polizia francese di un 17enne ha dato il via alla rivolta delle banlieue e dei campi profughi.

Circa 20 autobus sono stati bruciati dai migranti nella regione metropolitana francese dell’Ile-de-France durante l’ennesima notte di disordini.

Circa 500 edifici e più di 550 auto sono stati dati alle fiamme durante la notte dei disordini in Francia, riferisce radio RTL .

A sua volta, il quotidiano Parisien ha indicato che nel Paese sono stati registrati un totale di circa 4000 incendi, mentre più di 1900 auto sono state date alle fiamme, secondo quanto riferiscono i media francesi.

Data la situazione il Presidente Francese Emmanuel Macron ha lasciato il vertice dell’UE a Bruxelles e ha annullato una conferenza stampa programmata. Ha poi convocato il suo gabinetto per la seconda riunione di crisi in due giorni. La rivolta avvenuta durante la notte per protestare contro l’uccisione di un adolescente di 17 anni ucciso a colpi di pistola dalla polizia, con una pallottola al torace, per non essersi fermato ad un posto di blocco.

Oltre alle grandi città francesi, le proteste si sono già estese in Belgio e Svizzera e le autorità locali hanno dovuto limitare l’accesso a Twitter.

Oltre 45.000 le forze dell’ordine mobilitate dal ministero degli interni.

I primi scontri tra manifestanti, la maggior parte dei quali giovanissimi, e polizia sono avvenuti la sera stessa di martedì. Inizialmente sono rimasti circoscritti a Nanterre, dove sono stati schierati circa 2 mila agenti, poi si sono allargate a macchia d’olio a decine di città del Paese. Una dimostrazione della rabbia che cova nelle banlieue, i sobborghi più degradati delle città francesi.

Le banlieue si sono sviluppate nel secondo dopoguerra con la costruzione di palazzine popolari nelle periferie delle città. Originariamente pensate per famiglie di classe media, tra gli anni Sessanta e Settanta, per l’elevata disoccupazione hanno finito per ospitare gli immigrati delle ex colonie dal basso reddito. Sovraffollamento e carenza di servizi le hanno trasformate in zone degradate.

Le proteste degli immigrati di prima, seconda e terza generazione sono presto degenerate in scontri violentissimi con la Polizia, e saccheggi (anche in pieno giorno).

Sembra altamente improbabile che la situazione possa calmarsi in poco tempo quello che è certo è che il giardino europeo comincia un po’ a puzzare di bruciato.

 

 

 

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