Una drammatica ondata di piogge torrenziali ha colpito la provincia di Valencia, nel sud-est della Spagna, provocando almeno 51 morti.
L’alluvione ha lasciato la regione in uno stato di devastazione, con ingenti danni alle infrastrutture e intere aree senza elettricità e comunicazioni.
Le autorità locali e le squadre di soccorso stanno lavorando senza sosta per assistere le persone rimaste intrappolate e per localizzare i dispersi, mentre si teme che il bilancio delle vittime possa ulteriormente aggravarsi.
Il sindaco di Utiel, una cittadina vicino a Valencia, Ricardo Gabaldón, ha descritto una situazione di terrore e impotenza. In un’intervista all’emittente nazionale RTVE, Gabaldón ha raccontato come le strade si siano trasformate in fiumi in piena, trascinando con sé auto e cassonetti.
“Era come essere intrappolati come topi“, ha detto il sindaco, che ha definito ieri “il giorno più terribile” della sua vita.
La furia delle acque ha toccato livelli record, fino a tre metri di altezza, rendendo difficile per i soccorritori raggiungere molte delle persone in difficoltà. Diverse persone risultano ancora disperse, e le autorità continuano a monitorare la situazione per cercare di fare fronte all’emergenza.
In seguito alla tragedia, la Farnesina ha confermato che non ci sono italiani tra le vittime accertate, ma il Ministero degli Esteri continua a seguire con attenzione gli sviluppi. Il ministro Antonio Tajani ha espresso solidarietà alla Spagna, rivolgendosi alle famiglie colpite dalla catastrofe.
Tajani, attraverso un messaggio sul social X, ha esteso il suo pensiero anche a re Felipe VI, come simbolo dell’unità del Paese in questo momento di sofferenza. Chiunque avesse necessità di informazioni, ha sottolineato il Ministero, può contattare l’Unità di crisi per ottenere supporto.
La catastrofe ha interrotto non solo le linee telefoniche, ma anche i collegamenti ferroviari tra Madrid e Valencia, con numerose corse dei treni di alta velocità cancellate a causa delle inondazioni che hanno sommerso i binari.
L’azienda elettrica Iberdrola ha comunicato che circa 38.000 persone sono attualmente senza elettricità, e si sta cercando di ripristinare i servizi essenziali.
Aumentano anche le segnalazioni di strade interrotte, con molti automobilisti rimasti bloccati nei propri veicoli o in aree di servizio, nell’attesa dell’arrivo dei soccorritori.
Il nostro Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha inviato un messaggio di solidarietà alla comunità di Valencia, manifestando vicinanza ai familiari delle vittime e apprezzamento per tutti coloro che stanno operando nelle operazioni di soccorso. “Siamo vicini alla Spagna in questo momento difficile,” ha dichiarato Fontana, sottolineando l’importanza del supporto internazionale di fronte a calamità di questa portata.
In queste ore tragiche, il dolore è ulteriormente aggravato dalla notizia che almeno quattro bambini sono tra le vittime recuperate. I loro corpi sono stati trovati in diverse località gravemente colpite, tra cui Torrent, Chiva, Cheste, Alfafar e Alcudia.
L’esercito è stato chiamato a supporto delle operazioni di soccorso e ha iniziato a operare nelle aree più colpite, affiancando le forze locali per cercare di contenere i danni e salvare le vite ancora in pericolo.
Il servizio meteorologico statale Aemet ha indicato che l’ondata di maltempo è dovuta al fenomeno della “Dana” (Depressione Aislada en Niveles Altos), caratterizzato da piogge violente e tornado. Questo tipo di evento atmosferico si era già verificato in passato, in particolare negli anni Ottanta, causando numerosi decessi e ingenti danni.
La gravità della situazione attuale è paragonabile a quella delle storiche alluvioni dell’ottobre 1982 e del novembre 1987.
Le autorità hanno esortato la popolazione a rimanere nelle proprie abitazioni e a evitare ogni spostamento non strettamente necessario.
“È impossibile accedere a tutte le aree che richiedono soccorsi”, ha dichiarato il responsabile dei vigili del fuoco di Valencia. Squadre di soccorso continuano a cercare di raggiungere le zone più isolate, ma le difficoltà permangono.
Con il perdurare della crisi, il bilancio umano e i danni materiali rischiano di aumentare, lasciando una scia di dolore e devastazione in una delle peggiori alluvioni che abbiano colpito la regione negli ultimi decenni.