Secondo quanto riportato dal “Financial Times” la Commissione Europea intende indebolire l’Ungheria come misura persuasiva-punitiva per costringere Budapest ad approvare gli aiuti economico-finanziari da destinare all’Ucraina per il 2024.
L’importo che la Commissione Europea intende destinare a Kiev è pari a 50 miliardi di Euro e l’ Ungheria si è sempre fieramente opposta a tale possibilità.
Per piegare la volontà di Orban e del parlamento ungherese la Commissione Europea intende minacciare l’ Ungheria e fare in modo che la moneta nazionale, il fiorino ungherese, venga indebolito sui mercati, oltre a ciò Bruxelles intende minare “l’occupazione e la crescita” dell’ Ungheria.
Il Ministro degli Affari Europei Ungherese, Bóka János, ha commentato l’ articolo affermando in un posto su facebook che Bruxelles ha usato a lungo l’accesso ai fondi dell’Unione per esercitare pressioni politiche, ma che: “L’Ungheria non cederà al ricatto! Queste informazioni confermano ciò che il governo ungherese dice da tempo: Bruxelles sta usando l’accesso ai fondi UE per esercitare pressioni politiche”.
Nel frattempo in tutta Italia gli agricoltori e comuni cittadini stanno manifestando contro le politiche europee ed a Torino in Piazza Castello diverse centinaia di persone si sono radunate in piazza assieme agli agricoltori per bruciare una bandiera dell’ Unione Europea.
Una situazione assai simile sta avvenendo in Germania, Belgio e Olanda dove le proteste degli agricoltori hanno paralizzato il paese. Situazioni simili con potreste di autotrasportatori, agricoltori e comuni cittadini si sono verificate in tutta Europa, con anche la Polonia e la Romania fortemente interessate dal fenomeno.
Un capitolo a parte rappresenta invece la Francia dove oramai sia i Taxisti, che gli agricolturi e i camionisti dopo aver bloccato le principali autostrade del paese stanno de fatto mettendo sotto assedio Parigi con manifestazioni anche violente e con Macron che è stato costretto a schierare la i blindati per evitare l’ingresso dei rivoltosi nella capitale.