I fondi del Pnrr potranno essere destinati alle armi all’Ucraina

L'Europarlamento ha approvato la proposta della Commissione per aumentare la produzione di armamenti.

La fame di munizioni dell’esercito ucraino è un vero dramma per la logistica e l’industria occidentale, basti pensare che le forze armate di Kiev sparano più di 3.000 proiettili al giorno e in Ue ne vengono prodotti solo 300.000 in un anno. Per evitare il collasso definitivo delle forze di Kiev l’Europarlamento si è visto costretto ad approvare una risoluzione che consente di utilizzare i fondi per la ripresa economica post pandemia (inizialmente destinati ad infrastrutture, istruzioni, sanità e lavoro) per aumentare la produzione di munizionamento da fornire all’esercito ucraino. Il piano Europeo ASAP prevede uno stanziamento da un miliardo di euro per sostenere le imprese dell’industria bellica nell’aumento della produzione di munizioni da destinare all’Ucraina. 

Oltre a ciò le notizie cattive per l’Italia non sono finite. Gli scontri tra Governo, Corte dei Conti, Ragioneria dello Stato e burocrazia ministeriale hanno allarmato la commissione europea che, tramite le parole di un funzionario ha dichiarato: “noi abbiamo un accordo con l’Italia sulla necessità di avere un sistema di controlli efficace per quanto riguarda la spesa dei fondi del Pnrr ed è responsabilità delle autorità italiane che questi enti siano in grado di lavorare”. Nonostante ciò secondo quanto riferito dal Ministro per gli affari europei Fitto il caso sarebbe già rientrato: “Il lavoro che portiamo avanti con la Commissione è assolutamente in perfetta collaborazione e soprattutto i rapporti dei vertici, cioè della presidente Meloni e della presidente Von der Leyen sono di proficuo e positivo lavoro comune. Con la commissione Europea siamo in una fase molto positiva e costruttiva che io ritengo si concluderà positivamente senza alcuna difficoltà” ha dichiarato il Ministro. Posizione poi riconferma ufficialmente anche da un portavoce della commissione europea.

 

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