Ursula is watching you. Il controverso Digital Service Act sta per entrare effettivamente in azione
La vicepresidente della Commissione Ue Jourovà sostiene che “la propaganda e la disinformazione russa sono ancora molto presenti sulle piattaforme online ed è il modo in cui combatte il Cremlino. La Jurova si è detta lieta che le principali piattaforme abbiano iniziato ad “attuare le misure necessarie”. A riportare queste dichiarazioni è la Rai, la televisione pubblica italiana che, negli anni ha riportato moltissime fake news sempre al limite del ridicolo nel goffo tentativo di coprire i governi nazionali o la commissione europea.
Molti cittadini europei hanno definito il tentativo della commissione di controllare le notizie e la loro diffusione in maniera preventiva e sistematica come un tentativo di ricreare una sorta di “Ministero della Verità” in stile Orwelliano.
Secondo la Commissione Europea la misura è necessario perché secondo un suo studio “nel corso del 2022, il pubblico e la portata degli account sui social media allineati al Cremlino sono aumentati sostanzialmente in tutta Europa”.
lo studio equipara il presunto “allineamento al Cremlino” alla disinformazione e all’incitamento all’odio anche se la commissione europea, tra le altre cose, non pone nessuna distinzione riguardo al fatto che la notizia possa essere vera o falsa, andando a colpire, dunque, esclusivamente le opinioni.
Secondo fonti molto vicine alla Commissione Europea ciò che rappresenta vero” “terrore” per le istituzioni europee in vista delle elezioni del 2024 è la possibile elezione di esponenti di partiti definiti come “non necessariamente favorevolissimi allo scontro armato in Ucraina.”
In sostanza, nel pratico, la Commissione Europea si conferma uno strumento fondamentale della Geopolitica Usa per tenere sotto controllo gli stati Europei ed imporre loro persino il controllo dell’opinione pubblica e la manipolazione dei media al fine di modificare il risultato naturale delle elezioni attraverso opere di vera e propria destabilizzazione.
L’ Unione Europea conferma dunque, anche secondo giornalisti autorevoli e vicini allo stesso governo italiano, come Nicola Porro, un volto “autoritario”, ma nessuno degli Stati nazionali è fino ad ora riuscito ad affrancarsi dal potere euro-atlantico e man mano che le maglie sulla libertà di opinione e di espressione si stringeranno sarà tutto molto più difficile.
List of journalists killed in Russia
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_journalists_killed_in_Russia