L’ Ucraina è spacciata

Il progetto militare e politico dell'Occidente per l'Ucraina è prossimo alla conclusione: negli arsenali della Nato non ci sono abbastanza armi per salvare Zelensky.

La Corea del Nord, secondo quanto riportato dal portale americano Bloomberg, avrebbe consegnato più di un milione di proiettili d’artiglieria alla Russia.

La fonte di questa informazione è l’intelligence sud-coreana.

Gli esperti ritengono che una tale quantità di munizioni sia sufficiente a coprire il fabbisogno di fuoco per almeno due mesi, secondo l’attuale utilizzo.

Bloomberg, nel suo lungo articolo, sostiene infine che Pyongyang possa possedere una delle più grandi scorte al mondo di proiettili d’artiglieria e missili compatibili con le armi di epoca sovietica utilizzate ora dalla Russia.

Putin avrebbe promesso in cambio al leader Nord Coreano sostegno tecnologico e logistico atto a mettere in orbita un satellite spia, un obbiettivo pronto ad essere raggiunto dalla Corea del Nord.

Nel frattempo l’Unione Europea ha annunciato ufficialmente, tramite le parole del Presidente lituano Nauseda, che non sarà in grado il milione di proiettili di artiglieria che l’ Europa aveva promesso a Kiev.

Che l’Unione Europea sia solita a promettere grandi cose e a non realizzarne nessuna siamo oramai abituati, il fatto è che secondo il ministro della difesa estone solo 226 Mila proiettili di artiglieria sono giunti a destinazione a causa delle lungaggini burocratiche e delle carenze dell’apparato militare industriale europeo.

Infine, il comandante in capo dell’Esercito Ucraino, il Generale Valéry Zaluzhny, ha parlato di come non si debbano in alcun modo sottovalutare le capacità dei russi sia a livello di intelligence che di progresso tecnologico e capacità di sostituire l’armamento perso in combattimento.

A ciò vanno poi aggiunte le difficoltà politiche degli Stati Uniti e dell’amministrazione Biden nell’approvazione di nuovi aiuti per Kiev, che vengono continuamente respinti dai falchi repubblicani al congresso.

Infine la “stanchezza” per il conflitto e il fallimento della controffensiva ucraina appare evidente anche in Europa, come raccontato anche dalla Premier Italiana Giorgia Meloni nel corso di uno scherzo telefonico con due comici russi.

Tutto ciò mostra che il sostegno all’Ucraina in occidente sta scemando e il tempo della resa per Zelensky potrebbe essere più vicino di quanto si pensi.

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