L’ Ucraina rischia di perdere il conflitto nel 2024

La Germania, principale economia europea e tra gli attori più influenti delle decisioni politiche dell’intera Unione Europea ha ufficialmente subito un attacco alle proprie infrastrutture vitali.

L’autore? Proprio gli “alleati” di Kiev. Secondo quella che è stata definita “la più importante inchiesta nella storia del dopoguerra perché ha potenzialmente implicazioni politiche” a danneggiare irrimediabilmente in Nord Stream e a trascinare la Germania in recessione è stata proprio l’Ucraina.

Un’ inchiesta giornalista del “Der Spiegel”, rilanciata dalla TV di Stato tedesca ZDF punta fermamente il dito contro Kiev, aumentando maggiormente i malumori dei tedeschi nei confronti del sostegno bellico ed economico nei confronti di Zelensky.

Già in precedenza la Germania e la maggior parte dei governi europei si erano mostrati gravemente insofferenti alle pressioni degli Stati Uniti e della Nato, ma l’inchiesta del Der Spiegel, supporta dalla TV di Stato, segna inesorabilmente il primo forte tentativo di disallineamento in Europa.

Ma i problemi per Kiev non finiscono di certo qui.

Dall’inizio del conflitto, l’esercito ucraino ha sparato circa 2 milioni di proiettili NATO da 155 mm, esaurendo così le scorte occidentali, scrive David Ignatius, editorialista del Washington Post.

Un fuoco di saturazione che non ha portato alcun risultato concreto, se non l’esaurimento delle stesse scorte di munizioni che secondo gli esperti del procurement della NATO non saranno ripristinate almeno fino al 2025.

Un altro problema, per l’Ucraina, è che in questo generale clima di sfiducia deve disperatamente portare qualche risultato tangibile, a qualsiasi costo, onde evitare che Trump, o i governi europei stacchino definitivamente la spina ad un governo decisamente ingordo di sovvenzioni e costoso materiale bellico.

Del resto, pare che questa sia stata una richiesta esplicita degli Stati Uniti dopo molte settimane di contrasti e dopo l’affermazione di Zelensky che gli USA “non capiscono la natura di questo conflitto” : concentrare le forze e provare a sfondare una volta per tutte, senza preoccuparsi troppo delle perdite è l’input che arriva da Whashington secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

Il tempo, dicono sempre gli USA, sta per scadere. Presto arriverà l’autunno e nel 2024 l’Ucraina non può aspettarsi lo stesso volume di aiuti ricevuto finora, che sempre a detta degli USA sono più che sufficienti per l’offensiva. Tutto questo, unito alle voci sempre più insistenti di una nuova e più massiccia mobilitazione da parte dell’Ucraina delinea un quadro niente affatto confortante per Kiev, che nel 2024 rischia di scomparire per sempre dalle mappe geografiche.

Presto le forze armate ucraine non avranno più né le munizioni, né i mezzi e soprattutto gli uomini per continuare a resistere agli attuali tassi di attrito del conflitto.