In vista delle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, un recente sondaggio di Bloomberg News/Morning Consult ha evidenziato un vantaggio significativo per l’ex presidente Donald Trump rispetto all’attuale presidente Joe Biden nei cosiddetti “swing states”, gli Stati che potrebbero risultare decisivi per l’esito del voto di novembre.
Il sondaggio ha mostrato che Trump ha ottenuto il 49% delle preferenze in questi Stati cruciali, superando Biden del 6%, il quale si è fermato al 43%. Tra i sette Stati considerati, Trump è in testa in Wisconsin, Pennsylvania, Nevada, North Carolina, Georgia e Arizona, mentre Biden mantiene un margine di 2 punti percentuali in Michigan.
Parallelamente, si intensificano le discussioni tra i consiglieri di Trump riguardo l’adozione di sanzioni economiche nei confronti di quei Paesi che stanno riducendo la dipendenza dal dollaro USA nelle loro transazioni commerciali internazionali. Secondo quanto riportato da Bloomberg, le misure punitive proposte includerebbero restrizioni sulle esportazioni, accuse di manipolazione della valuta e l’introduzione di dazi doganali. Queste sanzioni avrebbero come obiettivo principale i Paesi con economie emergenti, in un tentativo di consolidare la posizione del dollaro come valuta dominante nel commercio globale.
Le fonti anonime vicine ai consiglieri dell’ex presidente hanno suggerito che tali misure sarebbero dirette specificamente a contrastare gli sforzi di diversificazione monetaria e a mitigare i potenziali rischi per la supremazia del dollaro. La discussione su queste possibili sanzioni riflette la crescente preoccupazione per la stabilità finanziaria degli Stati Uniti e il suo ruolo di leader nell’economia mondiale.
Queste dinamiche politiche ed economiche si inseriscono in un contesto di crescente tensione internazionale, dove la forza del dollaro e l’esito delle elezioni presidenziali sono visti come indicatori chiave della direzione che prenderà la politica estera americana nei prossimi anni. Con l’avvicinarsi delle elezioni, gli occhi del mondo sono puntati sugli Stati Uniti, in attesa di capire come si evolveranno queste questioni di rilevanza globale.
Geriatria d’america
6 novembre 2024: Vittoria a valanga di Donald Trump
Pensate come rosicheranno i giornalisti rossi de LA7 che ogni giorno si stracciano le vesti parlando di Trump profetizzando catastrofi peggiori delle sette piaghe d’Egitto in caso di sua vittoria..
Aaahhhh…godooooo….