Nordio: “Si a separazione delle carriere dei magistrati”

Il Ministro ha parlato della riforma della giustizia in un'intervista al "Corriere della Sera".

Nonostante il tentativo di mediazione effettuato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Mattarella in un colloquio con il premier Meloni volto a normalizzare i rapporti tra Governo e Magistratura emerge oramai lo scontro in essere tra due poteri dello Stato che non si sono mai particolarmente piaciuti.

In questo contesto il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha rilasciato un’intervista incendiaria sulla riforma della giustizia che il governo sta elaborando e che prevede anche la separazione delle carriere tra PM e Giudici, un punto presente nel programma elettorale della coalizione di centrodestra ma che è particolarmente malvisto dalle toghe.

Oltre a questo, in un evento pubblico, il Ministro si è spinto oltre quanto previsto dal programma di governo, ipotizzando una ipotesi di riforma del reato di concorso esterno per associazione mafiosa: “I giudici della Cassazione hanno inventato questa formula abbastanza evanescente che è un ossimoro. Il concetto di concorso esterno è contraddittorio: se sei concorrente non sei esterno e se sei esterno non sei concorrente. Quando discuti queste cose sotto il profilo tecnico, ti ritrovi delle risposte di ordine ideologico e emotivo.” Per poi ribadire: “Permettetemi di fare un discorso tecnico: ho fatto il Pubblico Ministero per 40 anni, qualcosa ci capisco di diritto penale. Conosco anche i trucchi della controparte, perché sono figlio e fratello di avvocati. Il concorso esterno non esiste come reato, è una creazione giurisprudenziale.”

Immediata la reazione dei magistrati e delle opposizioni che hanno accusato Nordio di voler fare un favore alla mafia. Addirittura Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo, ha dichiarato che la modifica del provvedimento costituirebbe un attacco alla memoria delle vittime della mafia e all’indipendenza della magistratura.

Nordio ha replicato con parole altrettanto secche: “Pensare che si possa fare con questo un favore ai mafiosi è vuota metafisica dell’intelletto speculativo”.

Ora bisognerà vedere se la maggioranza vorrà andare fino in fondo anche su questo punto, nonostante il mare di polemiche oramai in atto.

 

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