Il massimo organo esecutivo del nostro paese ha varato oggi le misure precedentemente annunciate dal Premier Meloni che includono, fra le altre cose, anche un allungamento a 18 mesi i tempi massimi del trattenimento ai fini del rimpatrio per chi arriva irregolarmente in Italia.
Nel corso della presentazione del decreto legge ai media il Presidente del Consiglio ha poi dichiarato: “desidero esprimere grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il Governo per far fronte all’emergenza immigrazione e per trovare soluzioni concrete alla forte pressione esercitata dai flussi di immigrati irregolari sulle nostre coste. È la conferma che, su questi temi, come su tantissimi altri, tutto il centrodestra ha la stessa visione e che tutti lavorano nella stessa direzione, a dispetto di quello che si legge e si tenta di raccontare in questi giorni. Dispiace constatare che parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remino contro e facciano di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti. Mi riferisco alla lettera dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle prese di posizione di diversi esponenti della sinistra ma non solo. Tutte azioni che vanno nella medesima direzione di provare a sostenere che nessuno dei Paesi del Nordafrica è uno Stato sicuro con il quale è possibile accordarsi per fermare le partenze o per rimpatriare gli immigrati illegali. In sostanza, la volontà della sinistra europea è rendere ineluttabile l’immigrazione illegale di massa”.
Il Governo ha affidato la costruzione dei nuovi CPR (Centri per i Rimpatri) direttamente al Ministero della Difesa, e secondo quanto dichiarato da Giorgia Meloni saranno costruiti “in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città. Le due proposte saranno inserite nel Dl Sud per renderle immediatamente efficaci”.
Nella realtà pratica difficilmente i CPR contribuiranno ad aumentare i rimpatri, anche perché i migranti illegali si daranno alla macchina ben prima che la loro richiesta di asilo o accoglienza possa essere respinta, considerando anche il fatto che gli attuali centri di accoglienza non sono sorvegliati.