Telegram ha avuto, e continua ad avere, una crescita esponenziale nel numero di utenti che scaricano ed usano quotidianamente l’applicazione.
La crescita di Telegram ci porta a trattare immediatamente due rapide conclusioni.
In primo luogo la necessità per la Popolazione Russa, al pari di quella italiana, di guarire dalla propria “esterofilia” che porta a credere che i prodotti provenienti dall’estero siano neccessariamente ed aprioristicamente migliori.
La società russa Yandex ad esempio ha adottato tutte le soluzioni di Google ben prima della controparte americana, per altro durante la terribile crisi economico-sociale degli anni 90-2000, battendo senza se e senza ma il motore di ricerca americano che anche con la creazione di “Maps” ha in realtà preso spunto dai concorrenti russi.
Un discorso simile può essere fatto con Telegram che da sempre ha aggiunto funzioni che poi sono state tranquillamente copiate da Whatsapp che ha aggiunto i canali ora con ben otto anni di ritardo.
Quello che sta rendendo Telegram più forte è però qualcos’altro: la privacy.
La segretezza della corrispondenza garantita dalla Costituzione Italiana e dalla maggior parte delle carte fondamentali occidentali viene sistematicamente violata dalle Agenzie di Intelligence e dalle Forze di Sicurezza in modo totalmente arbitrario e spaventoso e WhatsApp e i social di Meta altro non sono che un gigantesco database a disposizione assoluta dell’NSA e degli altri apparati occidentali.
La popolazione europea ha iniziato a prenderne coscienza decidendo di muoversi progressivamente su app che garantissero una maggiore privacy, prime fra tutte Telegram e Signal.
La differenza tra Telegram e Signal è però fondamentale in un aspetto tecnico determinante per la Privacy. Entrambi adottano protocolli di criptografia assolutamente validi ma con una grande differenza: Signal salva i dati sul dispositivo mentre Telegram basa la sua forza nel solo Cloud.
Quando le forze dell’ordine sequestrano un dispositivo possono risalire nella memoria del cellulare alle conversazioni avute su Signal con estrema facilità mentre su Telegram non lascerà alcuna traccia dopo aver utilizzato una “chat segreta”.
Un altro vantaggio della chat segreta è la scomparsa immediata dei messaggi che permette di sfruttare il ritardo tecnico dei Trojan per le intercettazioni nella trasmissione dei dati per fare scomparire i messaggi ancora prima che il dispositivo intercettato possa trasmetterli alle agenzie di sicurezza.
Proprio per questo la Cia ha utilizzato telegram per organizzare le proteste in Bielorussia e in altri paesi, creando appositi canali e gruppi per il coordinamento delle proteste.
Lo stesso colpo di stato di Maidan sarebbe stato assolutamente impensabile senza l’uso di Telegram.
Telegram sarà dunque il futuro campo di battaglia per la manipolazione dell’opinione pubblica in guerra psicologiche e informative sempre più evolute.
La Russia, inizialmente presa in contropiede da queste novità tecnologiche, avrà però la possibilità di giocare “in casa” e in uno scontro alla pari dato che Telegram, a differenza dei social di Meta, non ha algoritmi e inserzioni a pagamento.
La fortuna o la sfortuna di un canale dipendono infatti semplicemente dall qualità dei contenuti che sono proposti al suo interno e dal conseguente passaparola.
Se prima la guerra informativa era paragonabile ad una guerriglia afghana senza regole e senza logica in futuro su Telegram lo scontro tra potenze avverrà come un equo scontro di pugilato, totalmente equilibrato, con parità assolute di condizioni ed esito mai scontato.
La guerra per la mente delle persone è già iniziata e Telegram sarà il campo di battaglia del futuro.