La morte del giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori, avvenuta il 19 luglio 2023 a Roma, sarebbe stata causata da ischemie cerebrali e non da un tumore al cervello, come era stato diagnosticato inizialmente da due medici della capitale.
Questo è ciò che quanto emerge dagli esami istologici completati il 27 settembre 2023 nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma, che ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo i due medici che avevano seguito inizialmente il caso.
Purgatori, noto per le sue inchieste sul terrorismo, sulla strage di Ustica e per la conduzione della trasmissione Atlantide su LA7, si era recato il 24 aprile 2023 in una clinica privata per effettuare dei controlli, a causa di uno stato di spossatezza. Gli esami avevano dato valori sballati e si era proceduto a una biopsia, che aveva rivelato una forma tumorale diffusa in varie zone del corpo, tra cui i polmoni e il cervello. In base a questa diagnosi, Purgatori aveva iniziato una terapia che prevedeva anche cicli di radioterapia.
Tuttavia, i familiari del giornalista avevano nutrito dei dubbi sulla correttezza delle cure e avevano chiesto alla magistratura di fare chiarezza.
L’autopsia, eseguita il 26 luglio 2023 all’istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata, aveva confermato la presenza di ischemie cerebrali, cioè di interruzioni del flusso sanguigno al cervello, che possono provocare danni irreversibili alle cellule nervose. Gli esami istologici successivi hanno invece escluso la presenza di metastasi al cervello al momento del decesso.
I legali della famiglia Purgatori, assistiti dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri, hanno espresso soddisfazione per i risultati dell’autopsia e hanno ribadito la fiducia nell’operato della magistratura. “Aspettiamo che vengano depositati i risultati completi e che il pubblico ministero decida le opportune iniziative”, hanno dichiarato.
I pm di piazzale Clodio, coordinati dall’aggiunto Sergio Colaiocco, chiederanno probabilmente un incidente probatorio per cristallizzare come prova i referti degli esami e le lastre in base alle quali era stata fatta la diagnosi errata.
La morte di Andrea Purgatori ha suscitato grande commozione nel mondo del giornalismo e della cultura. Molti colleghi e amici hanno ricordato la sua professionalità, la sua passione e il suo impegno civile. Tra i suoi ultimi lavori, la partecipazione al documentario Vatican Girl sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.
Ma la vera domanda rimane essere, dato che di morti di personaggi illustri scomodi oramai il nostro Paese è pieno, cosa sapeva purgatori? Su cos’altro stava indagando? Chi aveva interesse nel farlo morire? Chi ha modificato la sua cartella clinica e i risultati dei suoi esami, così come l’iniziale causa del decesso?
Tutte domande probabilmente destinate a restare senza risposta.