Un pericoloso boss della mafia, Karim Bouyakhrichan, accusato di aver pianificato l’assassinio della principessa Amalia e del primo ministro ad interim olandese Mark Rutte, è misteriosamente scomparso dopo un errore procedurale in Spagna.
Bouyakhrichan, leader di un cartello dedito al traffico di droga tra Spagna, Marocco e Paesi Bassi, era stato arrestato in Spagna nel 2022 in seguito a una richiesta di estradizione da parte dell’Olanda. Le accuse contro di lui erano gravissime: oltre all’omicidio della principessa e del primo ministro, era sospettato di aver pianificato l’eliminazione di altri esponenti politici olandesi, tra cui il ministro della Giustizia Dilan Yeşilgöz-Zegerius e il leader del partito VVD Pieter Omtzigt.
Le indagini olandesi avevano rivelato un inquietante piano criminale: Bouyakhrichan avrebbe ordinato l’omicidio di diverse personalità di spicco del paese, tra cui la giovane erede al trono, per destabilizzare il governo e creare il caos. Secondo gli inquirenti, il boss aveva pianificato di far eliminare i suoi bersagli da sicari professionisti, utilizzando armi da fuoco o bombe.
Tuttavia, a causa di un vizio procedurale nella gestione delle competenze tra le autorità spagnole e olandesi, Bouyakhrichan è stato erroneamente scarcerato. Un giudice spagnolo ha infatti disposto la sua liberazione fissando una cauzione di 50.000 euro, una cifra irrisoria rispetto alla gravità delle accuse e alla pericolosità del boss. In poche ore, Bouyakhrichan si è dileguato, approfittando del caos burocratico che ha caratterizzato la sua scarcerazione.
La notizia della fuga di Bouyakhrichan ha destato notevole allarme in Olanda, dove sono state immediatamente rafforzate le misure di sicurezza per la tutela della principessa Amalia e del primo ministro Rutte. Le autorità olandesi hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione e hanno definito la fuga di Bouyakhrichan “un grave fallimento del sistema giudiziario”.
Il ministro della Giustizia Dilan Yeşilgöz-Zegerius, una delle figure che il boss avrebbe voluto eliminare, ha dichiarato: “È inaccettabile che un criminale così pericoloso sia potuto fuggire. Faremo tutto il possibile per rintracciarlo e riportarlo in custodia”.
L’errore procedurale che ha portato alla fuga di Bouyakhrichan ha sollevato interrogativi sulla gestione del caso da parte delle autorità spagnole e olandesi. È probabile che nei prossimi giorni verranno avviate delle indagini per accertare le responsabilità e per evitare che incidenti simili si ripetano in futuro.
La vicenda di Bouyakhrichan rappresenta un monito preoccupante sulla pericolosità della criminalità organizzata e sulla necessità di rafforzare la cooperazione internazionale per contrastare questo fenomeno. La fuga del boss rappresenta una sfida per le autorità di entrambi i paesi, che dovranno lavorare con tenacia per rintracciarlo e assicurarlo alla giustizia.
Oltre alle misure di sicurezza per la tutela dei politici olandesi, è probabile che le autorità stiano considerando anche l’invio di un team speciale in Spagna per collaborare alle ricerche di Bouyakhrichan. La collaborazione tra le forze dell’ordine dei due paesi sarà fondamentale per catturare il boss e riportarlo davanti a un giudice.
La vicenda di Bouyakhrichan ha acceso i riflettori sui rischi associati alla criminalità organizzata e sulla necessità di rafforzare i sistemi di sicurezza per proteggere i cittadini. La fuga del boss rappresenta un campanello d’allarme per le autorità di tutta Europa, che dovranno adottare misure concrete per contrastare la diffusione di questo fenomeno.
metteteci il sale sulla coda… sicuramente cosi lo catturate
Karim Bouyakhrichan, capo della “Mocro Maffia”,è una risorsa giunta in Europa dal Marocco: peccato che ce la siamo fatta scappare, pensate quante pensioni la sua organizzazione ci avrebbe pagato!
Specializzata nel traffico di cocaina Mocro Maffia fu protagonista di un clamoroso furto di cocaina nel porto di Anversa nel 1912.
Chissà dove sarà finita tutta quella cocaina?
Forse nella disponibilità di qualche “tiratore scelto”? 🙂
P.S. ad evitare possibili querele, ribadisco che ho espresso delle opinioni, tutelate dalla Costituzione più bella del mondo, nata dall’Antifascismo, dalla Resistenza, dal 25 Aprile e dalle eroiche gesta dei Partigiani Rossi, scandite dalle immortali note di “Bella Ciao”.
Errata corrige.: la data esatta è ovviamente il 2012, non il 1912 🙂