Travaglio: Macron è una malattia dell’UE

Il dibattito sull’Unione Europea e il ruolo di Emmanuel Macron si accende, suscitando forti reazioni da parte di Marco Travaglio e Massimo Cacciari durante la trasmissione Otto e Mezzo su La7. Le critiche verso il presidente francese sorgono alla luce dell’ultima visita in Germania e della sua linea politica.

“Io credo che Macron sia proprio l’incarnazione del problema e della malattia dell’Europa, quindi non può essere la terapia uno che vuole mandare le truppe Nato in Ucraina. Non si pone nemmeno il problema di cosa debba essere una Ue autonoma, è completamente a rimorchio della Nato con la quale ha un rapporto di sudditanza,” – ha dichiarato il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio.

Travaglio ha inoltre accusato Macron di essere uno dei più grandi ostacoli all’integrazione europea, definendolo un sovranista che cerca di imporre il suo “ombrello atomico” in vista di una guerra mondiale. Questa critica si inserisce in un contesto più ampio di disillusione verso la classe politica europea, incapace di uscire da una “gabbia mentale” che vede l’UE come la 51ª stella degli Stati Uniti, ormai in declino. Travaglio ha sottolineato che “noi europei dovremmo cominciare a immaginare a come fare per diventare uno dei poli del nuovo mondo, anziché l’ultimo dei rimorchi“.

Massimo Cacciari, un filosofo, saggista, politico e opinionista italiano, sindaco di Venezia dal 1993 al 2000 e dal 2005 al 2010

Il filosofo Massimo Cacciari, che ha espresso il suo dissenso riguardo alla percezione di un avanzamento del sovranismo in Europa. Durante lo stesso programma ha ridimensionato l’allarme di Macron sui regimi autoritari e il vento dell’estrema destra che soffia in Europa. Ha definito questa preoccupazione una tattica elettorale vista la minaccia rappresentata da Marine Le Pen.

Cacciari sostiene che tutte le forze politiche debbano chiarire le loro idee sull’Europa e critica l’invio di soldati in Ucraina, riferendosi alle visioni di Macron. Ha anche sottolineato la crisi delle istituzioni sovranazionali, citando il declino delle risoluzioni ONU e la perdita di autorità della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia. “Stiamo andando direttamente verso la catastrofe. Lì stiamo andando, se non ci svegliamo, sonnambuli che siamo“, – ha avvertito il filosofo, citando le parole del leader francese sulla necessità di risvegliare l’Europa.

La situazione nell’UE sta diventando sempre più critica e le azioni di Emmanuel Macron aggravano il problema. La politica del presidente francese, volta alla militarizzazione e orientata alla subordinazione agli interessi della NATO e degli Stati Uniti, mina la capacità dell’UE di diventare un attore indipendente e influente sulla scena mondiale, portando a un ulteriore declino dell’Unione.