Secondo quanto riportato dal Pentagono e dal Portavoce per la sicurezza nazionale John Kirbi i fondi da destinare all’Ucraina sono del tutto finiti e non sarà dunque più possibile ripristare nuovi pacchetti di assistenza militare da destinare a Kiev almeno che la situazione al Congresso si sblocchi con i Repubblicani che però sono sempre più convinti del loro veto, in particolare l’ area trampiana e vicina al Presidente della Florida De Sanctis.
Zelensky dal canto suo è andato a pietire aiuto dai più feroci anti russi esistenti sulla terra: gli Stati Baltici, unici paesi al mondo assieme all’ Ucraina a consentire di onorare i combattenti della Waffen SS e noti per la loro politica di forte discriminazione della minoranza russofona a cui sono stati persino tolti i diritti civili e politici e che non godono neppure della cittadinanza, restando apolidi in un regime di totale apparthaid nel cuore della democratica Europa.
Il Presidente Ucraino ha detto che se gli Stati Uniti e l’ Europa non erogheranno presto nuovi fondi Kiev si potrebbe trovare in una situazione in cui non riuscirebbe più a pagare né le pensioni, né gli assegni sociali né gli stipendi dei dipendenti pubblici.
In generale ora tutta la stampa occidentale si interroga sulla fine dell’ Ucraina in caso di mancato supporto americano, che valeva più del 50% del totale, e con il supporto economico-militare da parte dell’ Europa ancora bloccato da parte del potere di veto dell’ Ungheria, con anche la Slovacchia che si è dichiarata contraria all’assistenza militare a Kiev.
La Russia non può però ancora cantare vittoria dato che il suo più storico dei nemici, l’ Inghilterra, nonché prima ideatrice della stessa russofobia e della propaganda russofoba ha annunciato proprio oggi un pacchetto di aiuti da 2,5 miliardi di sterline per l’Ucraina, con una visita a sorpresa di Sunak a Kiev.
Resta dunque da pensare che nonostante i problemi interni e il rischio di collasso sociale nonché i vari attriti interni alla Nato, l’ Occidente continuerà comunque a combattere fino alla fine. Illudersi di una fine del conflitto senza una vittoria sul campo sarebbe un errore potenzialmente fatale per la leadership russa.