All’ inizio è stato l’occidente a schierare il meglio della sua tecnologia riuscendo a contenere l’avanzata russa dirompente su tutti i fronti all’inizio delle operazioni militari su vasta scala ordinate da Putin nel febbraio del 2022 e a garantire all’ Ucraina il successo nelle controffensive della scorsa estate a Kharkov e a Kherson.
I droni turchi hanno colpito le colonne di carri armati in avanzata, non coperti dalla difesa aerea russa che non si aspettava minimamente che l’ Ucraina avesse ancora la capacità di colpire dal cielo, così i Bayraktar TB2 hanno avuto inizialmente vita facile per poi essere semplicemente polverizzati dalle difese aeree non appena le forze armate di Mosca si sono iniziate a rendere conto della minaccia, con al contempo gli aeroporti ucraini che sono stati praticamente rasi al suolo dai successivi attacchi missilistici in profondità.
I Javelin si sono rivelati utili nel combattimento controcarro urbano, così come gli Himars sono stati assolutamente fondamentali per colpire le retrovie delle forze armate russe e costringere l’ artiglieria russa a spezzettare i depositi e il generale Surovikin ad abbandonare Kherson senza combattere, dimostrando una grandissima lungimiranza.
Sia i Javelin che gli Himars però sono stati utilizzati dagli ucraini senza pensare minimamente al loro futuro arrivando a consumare in pochi mesi, anni di produzione di munizioni estremamente complesse e costose e rimanendo di fatto ora completamente incapaci di condurre operazioni in profondità.
La Russia nel frattempo grazie alla sua storica abilità nella guerra elettronica fin dai tempi dell’ Unione Sovietica è riuscita a rendere i pochi Himars rimasti decisamente più imprecisi e di gran lunga meno efficaci riuscendo a jammare completamente il segnale GPS.
Nel frattempo la Russia ha appreso da subito l’ importanza della quantità di munizionamento in una guerra di attrito e ha adoperato fin dall’inizio un approccio pragmatico al conflitto sviluppando sistemi d’arma che al contrario di quelli occidentali si rivelano ancora oggi estremamente efficaci.
In primo luogo un software per cellulare è stato diffuso, insieme a moderni sistemi radar, per favorire i soldati russi nella guerra di controbatteria contro l’ artiglieria ucraina, con gli obici americani M777 che sono stati progessivamente martoriati sul campo di battaglia, tanto da costringere l’ Ucraina ad utilizzare quasi solamente mezzi semoventi.
Sempre nell’ ambito della guerra d’artiglieria la Russia ha messo in campo anche un nuovo tipo di semovente d’artiglieria, il 2S35 Koalitsiya-SV, entrato in servizio nel 2022, e soprannominato dalla stampa italiana “La Bestia”.
Capace di sparare ben 19 colpi da 152/52mm in un solo minuto ad oltre 80km di distanza il nuovo sistema d’arma dovrebbe essere “decisamente superiore a quelli adottati dall’ occidente”.
Allo stesso tempo Mosca ha da subito compreso la grande importanza dei droni di vario tipo, che sono diventati i veri protagonisti di questa guerra.
La produzione di droni secondo le analisi del Dottor Mirko Campochiari, esperto di questioni militari sia per Limes che per le maggiori riviste specializzate italiane, sono aumentate di oltre il 200%.
In particolare i droni FPV si sono rivelati particolarmente utili sia contro i mezzi corazzati che contro la fanteria dell’ esercito ucraino, causando numerose perdite, mentre i modelli più semplici, simili ai droni commerciali, sono stati utilizzati per la ricognizione.
I droni Geran (Geranio), di origine iraniana, hanno svolto con successo il compito di rivelarsi una alternativa tanto economica quanto efficace ai missili balistici e da crociera riuscendo soprattutto a saturare le difese aeree ucraine che stanno subendo una gravissima carenza di munizionamento.
Di recente è stato presentato un nuovo modello di drone Geran, analizzato dal canale YouTube statunitense Defense.tv.
Il nuovo Geran è dotato di un nuovo motore a reazione (anziché quello a pistoni utilizzato in precedenza), un nuovo e più preciso sistema di guida, una tangenza operativa, un’ autonomia incrementate significativamente e una nuova e più letale testata. La veloci di crociera è stata aumentata dai circa 180km/h del primo modello ai quasi 850km/h del nuovo modello rendendo il compito delle difese aeree ucraine ancora più difficile e la probabilità di un loro collasso per via della completa saturazione o dell’ esaurimento delle munizioni sempre più probabile.
La produzione militare russa è in generale aumentata vertiginosamente, e Mosca è riuscita anche ad accaparrarsi preziose scorte di munizioni e missili balistici da Iran e Corea del Nord, riuscendo a mantenere un volume di fuoco su tutto il fronte e colpendo gli ucraini in profondità nelle retrovie fino a costringerli ad una resa che si fa ogni giorno più probabile.