Il capo di Stato Maggiore delle forze armate iraniane ha invitato il ministro della Difesa russo a recarsi in visita in Iran. Il generale Mohammad Bagheri ha discusso telefonicamente con il ministro Sergey Shoigu gli ultimi eventi in Russia e lo ha invitato a recarsi a Teheran per una visita, scrivono i media iraniani. In merito alla conversazione telefonica, il ministero della Difesa russo a sua volta riferisce che sono state discusse questioni di cooperazione tecnico-militare, sicurezza regionale e situazione internazionale.
Tutto ciò avviene dopo che il Ministro degli Esteri iraniano, Hamid Amirabdollahian, ha ammesso che il suo Paese ha fornito droni a Mosca, tra cui i Mohajer-6 e gli Shahed-136/131, fondamentali per colpire luoghi strategici in Ucraina e per saturare (a basso costo) le costosissime difese aeree occidentali utilizzate dall’Ucraina.
L’Iran e la Russia hanno avviato una partnership strategica sul punto di vista sia militare che commerciale che ha permesso loro di rafforzarsi reciprocamente nonostante le sanzioni occidentali.
Ne è un esempio l’accordo, approvato questa estate dal Parlamento iraniano, per la cooperazione con la Russia sulla “cybersicurezza mediatica e l’ intelligence” o la visita a Teheran del procuratore generale russo, Igor Krasnov, che oggi ha incontrato il suo omologo Gholam-Hossein Mohseni Ejei.
L’amicizia strategica con Mosca é diventata un principio fondamentale per i conservatori al governo della Repubblica islamica”, che a differenza della precedente amministrazione del pragmatico Hassan Rohani, “non ritengono più il ripristino dell’accordo sul nucleare (Jcpoa) una priorità”.
Il nuovo contesto ha modificato anche quella che finora era stata una rivalità nel mercato energetico. Grazie alla comune necessità di rispondere alla sfida lanciata dall’occidente la competizione si è trasformata in una rinnovata diplomazia energetica, con prospettive di reciproci vantaggi economici.
L’Iran, nel contesto geopolitico attuale, rappresenta dunque un importante partner della Federazione Russa considerando anche che, proprio sul modello del mondo multipolare, l’Iran ha dovuto rimodellare le proprie relazioni diplomatiche per coltivare i rapporti con quei Paesi che erano disposti ad instaurare un dialogo basato sulla parità e non un rapporto di subordinazione, come troppo spesso succede con le relazioni instaurate dall’Occidente, che tengono ad imporre i propri accordi e la propria visione del mondo, pena l’instaurazione di un regime sanzionatorio e la classificazione immediata a “stato canaglia”.