Come sono andate le elezioni in Francia?

Il trionfo del Rassemblement national con il 33,1% è evidente, ma dovrà essere confermato al secondo turno. La sinistra del "Fronte Popolare" arriva seconda, Macron fermo al 20%.

In un risultato sorprendente, Marine Le Pen e il suo partito Rassemblement National (RN) hanno ottenuto una vittoria schiacciante al primo turno delle elezioni legislative francesi, raccogliendo il 33,15% dei voti insieme ad Eric Ciotti dei Repubblicani.

Questa performance potrebbe proiettare l’estrema destra verso una maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, con Jordan Bardella in corsa per la carica di primo ministro della Repubblica Francese.

Il presidente Emmanuel Macron, di fronte a questi risultati ha immediatamente convocando una nuova riunione strategica all’Eliseo.

L’affluenza alle urne è stata notevole, con il 66,7% degli aventi diritto che ha espresso il proprio voto, un netto aumento rispetto al 47,51% delle elezioni politiche del 2022.

Nessuno dei 24 ministri del governo Macron è riuscito a superare il 50% dei voti necessari per essere eletti al primo turno, segnalando ancora una volta un’evidente crisi di consenso per l’attuale esecutivo.

La possibilità che il RN ottenga la maggioranza dei seggi nell’Assemblea Nazionale sembra alta, restando da vedere se sarà una maggioranza relativa o assoluta, che richiede almeno 289 seggi.

Questa rappresenta la prima vittoria nazionale per l’estrema destra nella storia della Quinta Repubblica francese.

Tuttavia, la composizione definitiva dell’Assemblea sarà determinata solo dopo il secondo turno, previsto per domenica 7 luglio. Questo turno sarà caratterizzato da un alto numero di “triangolari” ,ballottaggi a tre, e persino alcuni “quadrangolari”, ballottaggi a quattro.

Il meccanismo dei triangolari, già al centro del dibattito politico, prevede che tutti i candidati che hanno superato una soglia di sbarramento del 12,5% dei voti (che può variare in base all’affluenza) passino al ballottaggio, anziché solo i primi due.

Con l’elevata partecipazione al primo turno del 30 giugno (66,7% di affluenza), si contano al momento 305 triangolari, 5 quadrangolari e solo 191 ballottaggi a due.

Macron e il Nuovo Fronte Popolare (NFP), un’alleanza elettorale di sinistra estrema che include il Partito Socialista, il Partito Comunista, il partito ecologista Europe Écologie-Les Verts e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, hanno deciso di ritirare i propri candidati arrivati terzi nelle circoscrizioni dove un candidato del RN è in testa. L’obiettivo è che i voti delle forze contrarie all’RN convergano sul candidato arrivato secondo, evitando la dispersione dei voti e la vittoria di Le Pen.

Tuttavia, le direttive del campo presidenziale in merito al ritiro dei candidati non sono state univoche né chiare. La strategia rimane dunque incerta, mentre la destra avanza con decisione verso una possibile vittoria storica al secondo turno.

Questo scenario segna un momento cruciale nella politica francese, con implicazioni significative per il futuro del paese e dell’Europa. La Francia si trova di fronte a una svolta politica di vasta portata, con la possibilità di un governo guidato dall’estrema destra per la prima volta nella sua storia recente, il che potrebbe presentare una svolta decisiva per la posizione internazionale della Francia e potenzialmente dell’intera Unione Europea.

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  • Mattia

    Macron sta avendo quello che si merita, con la sua politica guerrafondaia e disastrosa.

  • fratellidamerica

    UN GRAN LE PEN NELLE BUDELLA.

  • Anonymous

    Micron ci lascerà LE PENne!

  • MALE per il criminale Putin

    PARIGI
    Le elezioni in Francia sono andate male per Le Pen.
    MALE per il criminale Putin!

    La leader francese di estrema destra Marine Le Pen sembrava essere più vicina che mai al potere la scorsa settimana dopo che il suo partito Rassemblement National, rafforzato ha trionfato nel turno di apertura delle elezioni legislative. Il suo primo posto non era un buco nel vuoto ma sembrava una posizione impressionante per vincere o avvicinarsi alla maggioranza parlamentare assoluta nel ballottaggio decisivo.

    Ma ha colpito ancora una volta un muro di elettori che non credono che il Raggruppamento Nazionale dovrebbe governare la Francia.
    Le Pen non ha rotto i suoi legami con il razzismo, l’antisemitismo e il passato ancora doloroso del paese, legato alla Seconda Guerra Mondiale, di collaborazione con la Germania nazista.

    Dato di fatto: lei ha alleati Salvini e Putin.
    Salvini porta sfiga, Putin porta arretratezza e MORTE.

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