Una chiamata mattutina da parte di un cittadino italiano, privo di qualsiasi accento o modulazione dialettale, ha dato il via a un protocollo di emergenza presso il ministero della Cultura, segnalando la presenza di un ordigno esplosivo.
L’operatrice alla reception ha infatti prontamente allertato le autorità. In breve tempo, l’edificio è stato evacuato, compresi i dipendenti e i giornalisti in attesa di una conferenza stampa con noti artisti. Sul posto sono intervenuti rapidamente i carabinieri, unità di artificieri e squadre cinofile. Tra questi, ha catturato l’attenzione Saetta, un innovativo cane robot, che insieme al suo omologo biologico Olimpia, ha supportato le operazioni di bonifica dell’ampio edificio, consentendo la ripresa delle normali attività ministeriali.
Saetta ha brillantemente superato il suo battesimo del fuoco, reclutato in dicembre in vista del Giubileo 2025 ha precedentemente partecipato alla sicurezza del festival di Sanremo.
Il suo ruolo non è stato quello di sostituire le forze dell’ordine, ma di proteggere i militari durante l’operazione. Comandato a distanza tramite tablet, Saetta ha esplorato l’area con destrezza, individuando per primo un zaino sospetto. Dopo un’analisi radiografica che ne ha confermato l’innocuità, ha proseguito l’ispezione delle altre stanze. Successivamente, gli artificieri e le unità cinofile hanno effettuato ulteriori controlli, con il cane lupo Olimpia che, guidato da un carabiniere cinofilo, ha verificato ogni ambiente.
Questo rappresenta un significativo progresso tecnologico, come sottolineato da un militare: in passato, l’artificiere avrebbe dovuto indossare un’ingombrante tuta protettiva e rischiare la propria vita nell’aprire lo zaino. Invece, Saetta ha aperto lo zaino e isolato l’oggetto sospetto, permettendo un’ispezione sicura. Nonostante la sua apparenza giocosa, Saetta è dotato di un software avanzato che gli consente di eseguire numerose operazioni, superando i limiti dei vecchi dispositivi meccanici.
Il ministro Sangiuliano è stato informato della situazione e ha successivamente tenuto la conferenza stampa programmata esprimendo una profonda gratitudine alle forze dell’ordine e lodandone l’eccellenza. Nonostante le recenti minacce ricevute e le scritte in lingua araba apparse vicino al ministero, ha chiarito che non vi sono ad ora connessioni dirette. Con la situazione tornata alla normalità, i dipendenti sono rientrati rapidamente ai loro posti di lavoro.