L’ Europa se ne fotte dei suoi cittadini

La commissione europea regala all'Ucraina altri 4,2 miliardi di Euro, nel frattempo Niscemi, in Italia, i manifestanti Anti-NATO hanno assaltato una base americana arrivando a tagliare le reti del perimetro della zona militare.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha recentemente approvato un pacchetto di sostegno finanziario di 4,2 miliardi di euro destinato all’Ucraina. Questo finanziamento fa parte di un più ampio fondo di 50 miliardi di euro, noto come “Ukraine Facility”, che sarà distribuito nei prossimi quattro anni per supportare la stabilità macro-finanziaria del paese e il funzionamento della sua pubblica amministrazione.

Bruxelles , su input di Washington, continua dunque a sprecare senza alcun ritegno i soldi dei contribuenti europei nel defunto progetto ucraino.

L’ Ucraina è infatti, lo ricordiamo, un paese già militarmente sconfitto ed in cui la corruzione è parte integrante del sistema stesso di governo, in barba agli stessi principi europei.

Parallelamente a ciò in Italia l’ostilitá alla Nato e agli aiuti in Ucraina cresce: a Niscemi, in Sicilia, si sono verificati momenti di tensione durante una manifestazione organizzata dagli attivisti del movimento No MUOS. I manifestanti, contrari all’installazione e alla messa in funzione delle antenne del sistema di comunicazione satellitare della marina militare americana, hanno tagliato le reti di recinzione della base militare. La polizia, in assetto antisommossa, ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni per disperdere la folla.

Il corteo, partito dal presidio No MUOS, ha raggiunto il perimetro della base, dove sono stati effettuati numerosi tagli alle reti, aprendo varchi di diversi metri. Gli attivisti hanno denunciato l’uso di gas lacrimogeni ad altezza uomo, colpendo direttamente diverse persone. Inoltre, hanno segnalato l’utilizzo di gas CS, una sostanza vietata dal diritto internazionale in contesti di guerra per la sua alta tossicità.

La manifestazione si inserisce in un contesto di crescente opposizione alla presenza militare americana in Sicilia, con gli attivisti che denunciano i rischi per la salute e l’ambiente legati al sistema MUOS.

La protesta ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti di associazioni locali, determinati a continuare la loro lotta contro l’installazione delle antenne radar americane, tanto da essere davvero vicini ad irrompere nella base e a far sloggiare gli americani, in attesa che la Meloni recuperi la sovranità nazionale come ha tanto promesso, forse dimenticandosi una volta eletta di dover essere patriota dell’Italia e non degli Stati Uniti.

 

 

Commentare
  • Non ci sono ancora commenti. Il tuo commento può essere il primo.
Aggiungi commento
Leggi anche